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DForse il capolavoro assoluto del '500 cremonese, la chiesa di Santa Margherita e Pelagia. Adesso sveliamo anche alcuni dettagli. Tra tutti suscita anche curiosità questa rapprentazione di Gerusalemme e del Golgota. In effetti Giulio Campi ci dà una visione di Cremona nel 1550, un paesaggio di sfondo eppure di grande fedeltà. Da notare che l'impreesa straordinaria di riportare S. Margherita all'antico splendore è nata per caso, come ci ha riferito don Pietro Bonometti, rettore della Chiesa. Fu infatti avvicinato da una persona che non conosceva e che osservò le condizioni pietose del complesso monumentale. Bonometti ne raccontò la storia. "Mi rifarò vivo": disse lo sconosciuto. Era Giovanni Arvedi.
Gianluigi Colalucci, l'artefice del prodigioso restauro