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Seimila firme contro la Variante Sud

Il Comitato No Strada Sud comunica di aver raccolto, protocollato e depositato in Comune più di 6000 firme di cittadini cremonesi, 93% dei quali residenti in città, contrari alla costruzione della Strada Sud.
Le oltre 6000 persone che si sono dichiarate contrarie lo hanno fatto dopo aver preso visione del progetto (il nostro volantino riproduce fedelmente l'origine e destinazione della Strada Sud), essere state informate dei costi (quegli stessi che lo stesso Comune ha sempre pubblicamente dichiarato di dover sostenere per questo progetto ovvero 15 milioni d'euro), averne immaginato il pesante impatto ambientale (consumo di territorio, devastazione di parte dell'area verde a Sud della città, sfregio sulla vista panoramica della Chiesa di San Sigismondo) ed essersi immediatamente immedesimati nello scenario futuro di un'inevitabile edificabilità di tutta l'area prospiciente quella futura strada.
Abbiamo più volte letto e sentito dalle parole del nostro Sindaco che la Strada Sud sarà costruita se i dati scientifici sul traffico e sull'inquinamento dimostreranno che sarà utile per decongestionare dal traffico via del Giordano.
Non vorremmo pensar male ma, ovviamente, i dati sull'inquinamento di via del Giordano saranno elaborati da ARPA fucina di politici locali con forse qualche conflitto di interessi.
Per anni inoltre il direttore dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente di Cremona Giampaolo Beati ARPA ha ribadito, a chi contestava la localizzazione in una via e non trafficata della capannina di rilevamento del PM10, che quel tipo di inquinamento da traffico era omogeneo in tutta la città.
Sembra anche che la società incaricata per eseguire questi rilevamenti sarà AEM la quale, essendo società partecipata del Comune, ben difficilmente potrebbe dare un parere negativo.
Noi replichiamo che, sulla scorta di quanto spiegato dagli esperti del traffico, eventuali dati conclusivi si potrebbero ottenere solo facendo uno studio dei flussi d'origine e di destinazione degli autoveicoli in transito in quell'area nelle fasce orarie ritenute critiche; quest'operazione, sebbene complessa nella sua realizzazione, sarebbe l'unica che potrebbe offrire dati interessanti in merito.
Tuttavia sembra che i fautori del progetto Strada Sud la vogliano evitare forse consapevoli dei risultati in controtendenza che ne potrebbero derivare.
Di sicuro, favorevoli o no alla Strada Sud, chiunque percorrendo via del Giordano si potrà accorgere che nelle ore di punta il traffico è concentrato in modo particolare e circoscritto al crocevia tra la stessa via, via del Sale e via Cadore riducendosi progressivamente in direzione via Novati.
Tutto questo perché la gran parte degli autoveicoli che percorrono questa strada sono diretti verso il centro della città attraverso le diverse vie che a raggiera da essa si dipartono (via Belvedere, via Mosa, via Genala) impoverendosi sempre di più di macchine già a metà di via Novati punto d'ulteriore svolta verso il centro attraverso via Ippocastani... e su questo nessuno può smentirci! Questo dato farebbe capire la relativa inutilità della Strada Sud che invece nel progetto ha solo destinazioni periferiche (Bonemerse e tangenzialina est per intenderci) di nessun vantaggio dal punto di vista di un'alternativa vera a via del Giordano.
Ci sembra strano inoltre che la nostra Amministrazione voglia percorrere in direzione opposta le direttive che da tempo si stanno muovendo in tema di mobilità sostenibile, consumo di territorio e preservazione d'aree verdi.
Tutti gli esperti di viabilità e tra questi anche il prof. Sergio Savarese che ha recentemente tenuto a Cremona alla presenza del vice sindaco Malvezzi una lezione su questo tema, hanno ribadito il concetto che la Strada Sud per Cremona non solo è inutile, ma sarà fonte d'altro inquinamento e traffico.
Al contrario la carta vincente per avere una città più vivibile e meno attanagliata dallo smog sarebbe quella di utilizzare meno la macchina (e in futuro utilizzare quelle ecologiche), muoversi con i mezzi pubblici dei quali Cremona è al momento assai carente ed intervenire, se necessario, sulla viabilità preesistente.
Più di un esperto ha ribadito l'inutilità di chiudere a cinta la città con la Strada Sud perché così facendo si ostacolerebbe insieme alla successiva urbanizzazione di quell'area una naturale via di sfogo in quella direzione delle polveri sottili prodotte dal traffico cittadino.
La popolazione a Cremona dal 1954 ad oggi è passata da 70.000 abitanti a 72.000 con un incremento a dir poco irrisorio, mentre al contrario la cementificazione nello stesso periodo è salita dai 907 ettari ai 2344 ovvero un trend d'incremento dell'1% l'anno il che non ha bisogno di ulteriori commenti (dati cartografici di Regione Lombardia DUSAF); questi dati insieme con quelli degli altri Comuni delle città lombarde rendono la nostra regione la più cementificata d'Italia.
A questo aggiungiamo che i recenti avvenimenti relativi alle alluvioni in Liguria con le tragedie che si sono portate dietro devono essere un monito futuro di come la natura debba essere rispettata e non stravolta.
In particolare proprio l'area del Morbasco è stata da alcuni tecnici competenti definita area con un altissimo indice di pericolo idrogeologico, concetto ribadito anche dalla stessa Regione Lombardia, rischio che un'eventuale sua cementificazione renderebbe reale.
Per concludere riteniamo che questo progetto debba essere messo da parte con la convinzione che ci possano essere o si possano pensare soluzioni alternative per decongestionare dal traffico via del Giordano (sebbene non sia questa l'unica via di Cremona trafficata nelle ore di punta); inoltre vorremmo ricordare che i 15 milioni d'euro necessari alla sua costruzione saranno in gran parte pagati dai cremonesi come se non bastassero i rincari previsti per il 2012 su luce e gas benzina e indirettamente anche su beni di prima necessità.
Infine proponiamo per l'ennesima volta le alternative alla Strada Sud che ci vengono spesso e volentieri rinfacciate di non aver mai esposto o proposto.
1) Cambiare la segnaletica con indicazione Ospedale verso via Eridano e non verso via del Sale per chi viene dal ponte di Po (sembra banale ma se ci fate caso l'indicazione è solo ed esclusivamente verso la stessa via che si vuole decongestionare (?) e a logica questo ci sembra un controsenso!
2) Utilizzo dell'onda verde per garantire una sincronizzazione dei semafori con tutela della velocità sotto i 50 km/h (cosa prevista in tante città ma non a Cremona) per far fronte alle proteste relative all'alta velocità notturna
3) L'impiego di un asfalto fonoassorbente che stranamente in via del Giordano non sembra essere stato mai impiegato
4) L'eliminazione di un paio di semafori a favore di rotatorie che sappiamo offrire un traffico più fluido e dinamico
5) Rimettere nelle mani di esperti del traffico la soluzione dell'unico punto critico della viabilità in quel quartiere ovvero l'incrocio tra via del Sale, via Cadore e via del Giordano concordando una strategia di sensi unici o proponendo alternative di segnaletica nelle vie che afferiscono a questo crocevia.

Altre soluzioni non trovano qui né tempo né spazio per essere spiegate ma siamo pronti a discuterle di persona con chi dell'Amministrazione Comunale le volesse ascoltare.
Per questo motivo e per tutto quanto detto sopra rivolgiamo ancora al Sindaco la richiesta di incontrarci pubblicamente per un sereno e chiarificatore colloquio su questo tema cosa peraltro già avanzata in altre due circostanze da giugno ad oggi ma senza averne ottenuto ad ora risposta.

Comitato "No strada Sud"

Variante del PRG e un manifesto che esalta la innovazione mostrando (bugia o gaffe?) il panorama che sarà violato dalla strada sud

NO! Difendiamo la qualità di Cremona

Inesorabile progetto di occupazione del verde di Cremona con ulteriori prospettive di cementificazione: la Giunta Perri approva il progetto della strada sud, 15 milioni di euro! Nessuna discussione e confronto pubblici

Avremo la marcia delle betoniere persino davanti a S.Sigismondo



Comunicato di Giunta: Approvazione del progetto preliminare della Strada Sud predisposto dalla Società Autostrade Centropadane S.p.A.. - A conclusione del percorso istruttorio, acquisiti i pareri favorevoli espressi dagli organi competenti, la Giunta Comunale ha approvato il progetto preliminare relativo alla Strada Sud predisposto dalla Società Autostrade Centropadane S.p.A.. Il costo complessivo dell’intervento ammonta ad € 14.923.811,62.

Obiettivo di questo progetto preliminare è lo studio di una viabilità, peraltro già prevista nel Piano di Governo del Territorio, del Comune di Cremona, che corra a sud del centro abitato con la principale funzione di scaricare alcune vie urbane di parte del traffico di veicoli leggeri e di commerciali leggeri. Secondo la Giunta: ne trarrebbe giovamento soprattutto via del Sale, attualmente congestionata durante le ore di punta, con gli evidenti problemi dovuti all’inquinamento acustico ed atmosferico. La nuova arteria rappresenterebbe un’alternativa per chi si deve recare dalla periferia ovest alla est della città (o viceversa) ed avrebbe a tutti gli effetti caratterizzazione di strada urbana con valenza paesaggistica, nell'ambito di valorizzazione del margine Sud della città. (Sic!).

Un veloce passaggio in Giunta, come niente fosse

Con un veloce passaggio in Commissione e in Giunta si è stabilito che il progetto della Strada Sud va bene così, senza presentare alcuna ipotesi alternativa, con scarni dati tecnici a supporto e nessun progetto integrato di mobilità. Così mentre nelle città di tutto il mondo si cercano soluzioni per liberare il centro dalle auto e si lavora per favorire la mobilità con i mezzi pubblici e le biciclette, da noi si lavora per favorire l'uso delle auto, rallegrandosi per l'aumento del traffico veicolare nella ZTL, cercando, con arrogante ipocrisia, di far passare la costruzione di nuove strade dalla dubbia utilità come progetti utili a diminuire il traffico in alcune zone della città.

Un mondo al contrario, soluzioni vecchie che non risolvono i problemi, anzi, ne aggiungono di ulteriori. I “partiti”, come sempre quando si parla di cemento e asfalto, subiscono in silenzio le decisioni di pochi, con quelli della maggioranza che si limitano ad alzare la mano per votare a favore e quelli della minoranza che non sanno cosa dire.

Anche la Provincia non dice niente (per la Strada Sud siamo all’interno del Parco del Po e del Morbasco) e per la Sovrintendenza va sempre tutto bene (i 150 metri di rispetto dal Morbasco, il “paesaggio”, ecc…). Con questo non voglio dire che io, contrario alla realizzazione della Strada Sud, abbia per forza ragione, ma mi chiedo come sia possibile che in una città come la nostra non esistano visioni differenti da questa idea di “sviluppo” che assomiglia più a una distruzione casuale del territorio, senza che ci si renda conto degli effetti che avrà sul tessuto urbano e sociale. Carlo Inzaghi

Qui il parco del Morbasco cede alla strada sud - Le buone intenzioni ed i pericoli - Poi conosciamo la base dell'impegno finanziario, già quindici milioni per il primo tratto! Follia

Demagogia e fumo nel

disegno del duo Perri-

Malvezzi

Questo manifesto pubblicizza la iniziativa del centrodestra al governo di Cremona volta a favorire la partecipazione alla revisione del PRG.

Ed è ovvio, anche se la fotografia non è proprio splendente, che si sia ricorso alla visione ancora accettabile - nonostante il guasto portato dal nuovo quartiere di via del Sale accuramente escluso dalla immagine - di un panorama cittadino un tempo davvero splendido ed ora forzatamente ridotto a questo frammento.


La proposta del manifesto è evidente: collaboriamo tutti a mantenere questa bellezza della città del cotto. Peccato che si debba osservare che proprio questa fascia, il parco del Morbasco , sarà a sua volta alterata da questa Giunta con la riconferma della proposta che fu al tempo di Beppe Ceraso, sempre molto attento a cogliere il consenso elettorale (in questo caso dei residenti di via Giordano).
Secondo il nostro parere, da sempre ribadito, si tratta di una arteria distruttiva e nel contempo pressoché inutile, e, a quanto si è appreso, costosissima. Che porta soltanto al combustore e che non toglierà i residenti di via Giordano dal loro incubo di traffico per quattro ragioni:


la prima perché via Giordano è percorsa prevalentemente dal traffico cittadino destinato all'ospedale, a via Giuseppina o a via Mantova e non si capisce perché chi proviene da porta Po debba allungare il percorso per infilarsi in una strada che direttamente non raggiunge le due arterie e l'ospedale, infilando il traffico che ha questi obiettivi in una stradetta come via Diritta, angusta e disagevole.

(Il che promette un intervento ulteriormente distruttivo, l' allargamento di via Diritta con violazione del panorama di San Sigismondo;
la seconda ragione perché il tracciato già prescelto sfiora il retro del complesso abitativo di via Giordano, quindi la parte di inquinamento e di PM 10 (oltre che di rumore) tolta da via Giordano aggredirà i residenti della stessa strada alle spalle (e poco varrà l'eventuale paratia vegetativa: basterà un minimo alito di vento), aggiungendo, oltre tutto, al disagio di oggi anche quello degli automezzi pesanti - questi sì trarranno vantaggio dalla strada sud - che porteranno i rifiuti alla discarica ed al combustore;


la terza ragione, meno immediata ma che si può garantire come affidabile: ogni percorso viario prima o poi porta ad insediamenti abitativi e quindi anche se oggi lo si nega, in un futuro non tanto lontano la cementificazione andrà ad addensarsi al lato della arteria (lo stesso parco del Morbasco fu dichiarato a suo tempo inviolabile e vedete cosa gli capita, il parco del Morbasco sud con i nuovi casermoni ammonisce in aggiunta ).


la quarta ragione, l'entità della spesa, ben 15 milioni solo per il primo tratto. Ci hanno detto che non avevano soldi per il Parco dei Monasteri. Ma qui li trovano.


Il manifesto può dunque essere letto all'incontrario, come la denuncia di un disastro incombente e probabilmente inevitabile. Ma non è questa l'intenzione, ovviamente.
Una raccomandazione fervente, nella articolazioni delle varianti proposte, è che non prevalga la Cremona di panza ( che da cinquant'anni ha annichilito la città - Banca popolare, Navigazione interna eccetera - e che non deflette di sicuro in questa fase della storia cittadina).
Parlando della operazione in atto, il vice sindaco Malvezzi ha ripetuto il ritornello che la città avvia finalmente e per la prima volta un dibattito urbanistico. In realtà il dibattito urbanistico in città c'è stato eccome .

Il problema è che poi è mancato l'ascolto delle varie amministrazioni, cadute tutte nelle trappole degli interessi particolari di cui sopra. Ecco il pericolo.

In questo senso, va apprezzato il tentativo, presentato questo giovedì da dieci giovani architetti, di fornire venti proposte .

Hanno messo insieme con indubbio impegno un malloppo articolato ed in diversi aspetti anche interessante. Ha due pregi: reclamare la sostenibilità delle proposte e allargare il quadro della revisione a una visione complessiva della città. Ma apre ad un sospetto, forse ingiustificato: sembra muoversi quasi alla rincorsa delle idee già espresse dalla amministrazione comunale. C'è per esempio, proprio riferito al parco del Morbasco, la completa adesione alla strada sud con affermazioni di una genericità sorprendente , senza affrontare le molte criticità collegate. Altrettanta delusione prende quando il documento aderisce senza giustificare l'entusiasmo a idee non da molti condivise come lo spostamento dello stadio che trova proprio in Malvezzi un fervido sostenitore (aprendo l'area dell'attuale impianto a pesanti interventi abitativi dei quali non si sente alcuna necessità) o come la sistemazione dell'area giardino con ulteriori aggiunte di tribune permanenti e così via. Non vorremo che la benedizione officiata da Malvezzi alla presentazione del documento togliesse libertà propositiva a un gruppo che ci ha colpito per buona fede ed entusiasmo (nessuna intenzione dunque di penalizzare in modo preconcetto alcuno), ma che se dichiara che occorre un radicale cambiamento della città non deve dimenticare l'ammonimento di George Pompidou esposto in questi giorni al Beauborg: l'artista - ed anche l'architetto ha la pagnotta da salvare - deve discutere, deve contestare, deve protestare. Senza partito preso, ovviamente.Ma tutti sappiamo che approvare è assai meno arduo che aderire all'incitamento di Pompidou. Oggi Cremona chiede le due gambe: contestazione e approvazione. In futuro due ruote: impegno e controllo. Impegno di tutti, non la ormai consueta successiva dissociazione.

Il giallo del sì/no della Sovrintendenza bresciana

Colpo di scena nella vicenda della strada sud, contrariamente a quanto affermato dalla Giunta Perri /Malvezzi, la Sovrintendenza afferma
di non aver espresso alcun parere formale o autorizzazione!...

Clamorosa smentita a una dichiarazione della Giunta Perri - Malvezzi, secondo la quale non ci sarebbero veti o ostacoli della Sovrintendenza di Brescia alla violazione del parco del Morbasco per la costruzione della Strada Sud. Con un certo ritardo - forse per il mancato accesso alla casella postale - è giunta la risposta del Sovrintendente di Brescia Andrea Alberti a una richiesta di precisazione avanzata da Italia Nostra. E qui si afferma testualmente, come si può leggere compiutamente a sinistra, che "ad oggi non risulta ancora alcun parere formale o autorizzazione", al progetto di strada sud. E si aigiunge che la Sovrintendenza " ha partecipato ad incontri congiunti nel corso dei quali è stata analizzata e valutate l'incidenza dl punto di vista paesaggistico". Niente di più. Il fatto che dopo questi incontri non sia stata ancora dichiarato il parere della Sovrintendenza induce perlomeno a credere che non manchino le perplessità. Un incoraggiamento per chi sostiene che siamo di fronte a una autentica sciagura, come il nostro giornale sta riportando da tempo, con una serie di autorevolissimi interventi. La notizie naturalmente tiene banco alla riunione di LUCI in serata.

Ma replica il Comune: la Sovrintendenza ci ha sin qui accompagnati...

Egregio Direttore,
in merito all'articolo riguardante il progetto preliminare della cosiddetta strada sud pubblicato martedì 12 luglio, si ritiene opportuno precisare che, nell'ambito di una stretta e fattiva collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Ambientali ed Archiettonici di Brescia, lo sviluppo di tutte le sue fasi progettuali inerenti l'opera che si intende realizzare è stato fatto e proseguirà attraverso un costante confronto con i tecnici della stessa Soprintendenza.

In particolare si conferma che, a seguito di una serie di incontri su questo argomento, è stata inoltrata alla Soprintendenza, il 22 ottobre 2010 (Protocollo Generale n. 55485) richiesta di parere circa lo studio di fattibilità definito per l'individuazione dei percorsi più consoni; il 6 dicembre 2010 (Protocollo Generale n. 64753) la stessa Soprintendenza ha espresso parere di massima favorevole circa lo studio proposto, inserendo anche indicazioni circa il percorso ritenuto più rispettoso e funzionale alle esigenze di conservazione dei luoghi (si veda allegato che si chiede per cortesia di pubblicare). Di tale parere, propedeutico alla stesura del progetto preliminare, si è tenuto conto in fase di elaborazione di questo studio progettuale, integrandolo di volta in volta, anche con incontri e sopralluoghi, per dirimere nodi di natura tecnica (per esempio, la realizzazione del raddoppio dei ponti sul cavo Cerca e sul cavo Morta). Attualmente si è nella fase di acquisizione del parere della Soprintendenza in merito al progetto preliminare, propedeutico alla stesura del progetto definitivo, con il quale si acquisirà il parere conclusivo della procedura.
Grazie per l'ospitalità, buon lavoro e cordiali saluti. Ufficio Stampa Comune di Cremona
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Ecco un classico esempio di come, spaccando il capello in quattro, si riesca a dar ragione a tutti. Così funziona la burocrazia in Italia e così il cittadino a volte prova l'irresistibile impulso di mandare tutti a casa, con un altrettanto irrresistibile rimpianto di tempi andati . Una cosa, però, è solida,chiara, netta: la trionfale raccolta di firme dei cittadini per il no. Cittadini con i quali la Sovrintendenza dovrebbe una volta tanto confrontarsi. Se c'è democrazia in questo Paese. Ma anche a questo proposito, immaginiamo già la risposta di Brescia.

Incredibile ma vero: 48 ore dopo aver risposto evasivamente a Italia Nostra, la Sovrintendenza esprime parere favorevole al progetto preliminare: totale mancanza di rispetto per un'associazione benemerita

Ed ecco la cosa ancor più sensazionale: due giorni dopo, diconsi due giorni dopo la risposta del 5 luglio a Italia Nostra, il 7 luglio la Sovrintendenza avrebbe scritto al Comune con la firma del solito Andrea Alberti , approvando il progetto preliminare della infrastruttura e prescrivendo particolare cura a tutela dei diversi manufatti di interesse storico intercettati durante il percorso, precisamente il ponte sul Cavo Cerca e il ponte sul Canale morta. Non ci sarebbe alcun cenno al problema paesaggistico, anche se pare che la Sovrintendenza avrebbe chiesto la documentazione sul tratto in galleria che unisce via San Rocco e l'ospedale, la rotatoria tra via Giuseppina e Viale Concordia.

Poteva o no rinviare di 48 ore la lettera a Italia Nostra che alla luce della sucessiva lettera del 7 luglio - 48 ore dopo, ripetiamo - dà la sensazione di un grandioso sgarbo nei confronti di una associazione benemerita o al peggio di una presa in mano in due giorni della intera documentazione? Poteva Brescia risparmiarsi questa figuraccia?

Ora dal progetto preliminare si deve passare al progetto definitivo per il quale dovrà giungere il parere ultimo della medesima Sovrintendenza, sin qui e non solo per la strada sud di una permessività senza pari. Lo sventramento interno e il guasto superiore di Palazzo dell'Arte fan testo.

La strada sud diventerà una cintura asfissiante

di Massimo Terzi


Complessivamente questa” strada sud” è indicata come  un possibile tracciato fin dal 1930 nel  Piano Regolatore redatto nel periodo fascista dall’ing. Carlo Gamba. Ripresa pari, pari, nel primo dopoguerra in quello elaborato dall’arch.Luigi Dodi nel 1956 e da allora sostenuta successivamente da tutte le coalizioni , anche di posizione ideologica diametralmente opposta, che hanno ritenuto che, secondo consuetudine, un anello di circonvalazione che chiudeva la città a meridione, sarebbe stata la“ sua naturale e moderna conclusione” per cui si sono affannate a prometterne la sua esecuzione.   
Se un tempo poteva esserci una giustificazione a circondare un centro storico murato  con schema radio centrico credo che , più che mai oggi che si ha maggior necessità e consapevolezza del tempo libero e dello spazio verde, chiudere una città con una circonvallazione sia una decisione superata, o perlomeno poco aggiornata, e comunque più attenta a sacrificare alla mobilità le condizioni urbane complessive e poco sensibile al miglioramento delle qualità di vita della città.
Abbiamo ormai molti esempi  che indicano che là dove esiste un elemento rilevante e specifico del paesaggio questo deve essere preservato e valorizzato. (vedi ad esempio la collina di S.Luca a Bologna ). Pertanto è ormai orientamento generale quello di non “chiudere” ma lasciare “aperta" la città per favorire la fruizione dell’elemento geografico che ne contrassegna la fisionomia. Noi  cremonesi abbiamo un’unica grande risorsa ad uso pubblico e ricreativo nonché naturalistico che è stata suggerita per motivi igienico- ricreativi (dal dott. Grasselli dell’Ufficio Comunale di Igiene sin dal lontano 1910) per l’ubicazione in questa area di un grande parco pubblico che connettesse la città al Po.
Abbiamo, a ridosso della città, un ampio comprensorio che contribuisce all’equilibrio bio-ecologico e tempera la canicola di una città compatta e densamente cementificata. Qui abbiamo ampie distese di verde,  le zone di golena comprese tra argini ed arginelli, aziende agricole . Abbiamo il fenomeno delle canottieri ed un parco agricolo urbano degno della miglior  tradizione mitteleuropea che nel suo uso e nella sua frequentazione si è fortemente radicato nel costume e nel tempo libero dei cremonesi . Da qui , per chi osserva la città da meridione, si può osservare il profilo più godibile dell’area monumentale della città.
Perché dobbiamo intaccare questa risorsa con una infrastruttura che favorirebbe l’aumento dei flussi di traffico e quindi l’inquinamento e, poi, la localizzazione di nuovi insediamenti ( come è fatalmente avvenuto lungo tutte le strade e lungo la tangenziale nord) che quatti, quatti, ricercano la “prima fila” e l’affaccio sul verde?.
Come abbiamo già potuto constatare in altre occasioni ,nel tempo, poco  potranno contribuire i vincoli urbanistici, le “mitigazioni ambientali” e “le compensazioni naturali”.
Certo le problematiche degli abitanti di via Giordano non vanno liquidate senza tentare una soluzione che tenga presente tutte le attuali tecniche di simulazione per trovare  le soluzioni meno impattanti  e le ricerche e le indagini sul traffico origine-destinazione . 
Mi sembra , comunque , che la proposta in campo non risolva le problematiche dell’inquinamento atmosferico ed acustico che dovrebbero, invece, ripresentarsi con condizioni peggiorative in quanto provenienti sia dalla strada sud che dalla stessa via Giordano.
Credo,  comunque,che la soluzione del traffico di quest’ultima , vada trovata annullandone il ruolo di ciconvalazione meridionale,  impedendo e riducendo il traffico pesante e di attraversamento e convogliandolo tutto a settentrione in direzione est-ovest e trasformandola, quindi, in una arteria di comunicazione tra quartiere e quartiere con un sistema a due sensi Via Giordano- via Cadore (liberata dai parcheggi ). Faccio presente che le mie considerazioni derivano dalla constatazione che,in questi ultimi anni , la città si è modificata spostando lentamente, insieme a parte delle sue funzioni commerciali e direzionali, la sua centralità a settentrione verso via Dante, facendo assumere all’organizzazione urbana un “assetto lineare”, di “lecorbuseriana “memoria , da oriente ad occidente che si estende dal casello dell’autostrada fino al Porto Canale ed alla zona industriale. Pertanto ritengo corretto ricercare le giustificazioni in un ambito territoriale più ampio e valutarne le conseguenze in una logica di modello di mobilità urbana che coincide con una personale “idea di città” a cui , come utenti,sarebbe auspicabile aspirare per avere una città più vivibile.
Ritengo, infatti, che questa sia l’occasione per rivedere e coordinare tutto il sistema della mobilità ed assestarlo secondo un disegno di ampio respiro che tenga in considerazione “la grande Cremona” e metta in fila logicamente una serie di elementi; il terzo ponte,la gronda nord o la difesa ad oltranza (fin che potrà resistere) dell’attuale tangenziale , il doppio senso Via Dante-Via Trento e Trieste, il percorso tra il casello e l’abitato del Bosco ed il tracciato autostradale  come conclusione di un anello intorno ad una città più grande ( che comprende anche Castelvetro Piacentino )tale da rendere inutile la previsione di ogni altro nuovo asse che volesse candidarsi ad essere la tangenziale sud.
In questo senso ,quindi, se si dovesse perseguire un modello di città che blocca decisamente lo sviluppo a meridione eliminandone ogni occasione di urbanizzazione e predisporla a settentrione per un passaggio molto rapido sulla prima circonvallazione (tangenziale) e caratterizzato da ritmi meno veloci e decrescenti verso meridione fino alla mobilità gradualmente più lenta nei quartieri, con piste ciclabili e pedonali  che raggiungono  le aree golenali del Po, si realizzerebbe  una città più godibile ed un assetto piu’ congeniale a Cremona, alle sue dimensioni, alle sue caratteristiche insediative e geografiche.
Comunque,per concludere, mi sembra di dover segnalare che  ci sono ben altre priorita’ in campo da soddisfare. Credo che  mettendo insieme  15 milioni di Euro ed aggiungendone altrettanti, con il coinvolgimento del  settore privato , si potrebbe avere in tempi brevi  un ritorno per finanziare opere che potrebbero avere ben altra ricaduta immediata sullo sviluppo della citta’.

E l'inquinamento acustico? Sarà terribile
E ce lo dice la stessa relazione previsionale

Riceviamo da LUCI: "La lettura dei documenti relativi alla progettazione della Strada sud è utile e interessante. Prendiamo per esempio la valutazione previsionale dell'impatto acustico. Già dalle premesse, riportate nello studio, qualche dubbio sorge sulla effettiva validità dell'intero progetto:
"Dovrebbero utilizzare la nuova arteria i veicoli che provengono da Castelvetro, diretti nella parte sud e sud est della città, oltre a parte dei veicoli provenienti dalla Codognese, da Cavatigozzi e dai comuni di tutto il lato ovest, se diretti alla parte sud della città ed all'Ospedale, anche considerando gli accessi sud e sud est al centro. Anche dalla Tangenziale est saranno probabilmente attratti flussi se diretti ad ovest."
Una attrazione di veicoli imponente, a quanto pare, che nulla ha a che fare con l'alleggerimento del traffico da via Giordano, come superficialmente sempre dichiarato.
Questo nuovo flusso di veicoli si abbatterà sulla parte sud della città con ovvie conseguenze, tra le quali l'inquinamento sonoro. Lo studio analizza, correttamente, diverse ipotesi, e la migliore risulta quella di una strada con asfalto drenante, con "dune" di protezione verso l'abitato (in pratica un muro di terra) e una velocità massima di 50 km/ora. In questo caso, il superamento del limite di legge relativo al rumore verrebbe superato SOLO in alcuni punti.
"Come si vede dai valori in facciata, i calcoli ci dicono che, in alcuni punti, si verificano ancora dei superamenti dei limiti, in particolare la notte, periodo critico dal punto di vista del recupero delle energie con il riposo ed il sonno."
Comunque nessun problema,
"Le abitazioni interessate dalle future emissioni sonore, sono quasi tutte di recente costruzione, quindi con serramenti che portano i doppi vetri."
365 giorni all'anno con finestre chiuse per attutire il rumore, e chi non ha i doppi vetri?
"Non crediamo che si trovino dati d'isolamento peggiori di quelli stimati, ma in quel caso sarà fatta una stima di costo per proporre agli abitanti la sostituzione dei serramenti esistenti con altri ad alto isolamento acustico, dotati di prese d'aria insonorizzate."
Ottima soluzione, complimenti. Ipotizzare inoltre una velocità massima di 50 km su questa nuova strada è una presa in giro, vorrebbe dire mantenere dei controlli continui (giorno e notte) per garantirla: a un aumento di velocità infatti corrisponde un aumento di inquinamento acustico. Il grosso problema di questo studio è che prende in considerazione solo il nuovo tratto di strada, quello compreso tra via del Sale e via Concordia, come se il flusso di traffico si materializzasse improvvisamente alla nuova rotonda nei pressi dell'asilo di Via Navaroli per scomparire all'incrocio con la via Giuseppina. Non si valuta cioè l'impatto che avrà su TUTTA la città, in particolare sulla via del Sale e sulla via Concordia, che non hanno asfalto drenante o "dune" per proteggerle dal rumore, oltre che avere distanze ancora minori, rispetto alla Strada sud, dal punto di passaggio dei veicoli: l'aumento del traffico su queste strade è dato per certo, con conseguente peggioramento della qualità della vita di chi ci vive e di tutti quelli che ne saranno coinvolti, ad esempio per andare verso la zona verde del Po.
Con questi risultati un amministratore pubblico dovrebbe, come minimo, porsi qualche domanda in più sull'effettivo impatto di questa nuova strada, ma a quanto pare il percorso di progettazione è stato fatto al contrario, prima il tracciato poi gli studi relativi a esso, estraniandolo dal contesto cittadino e dalle conseguenze che avrà sul territorio.
Gli abitanti di via del Giordano, che giustamente reclamano soluzioni per alleviare i disagi attuali, potrebbero obiettare che almeno per loro il rumore sarà minore: basta leggere i risultati dello studio per capire che la Strada sud non servirà nemmeno a questo
"Per quanto riguarda gli effetti dell'entrata in servizio dell'infrastruttura sul traffico nelle vie interne, già descritti nella relazione preliminare, si ricorda che ad una consistente diminuzione del numero dei veicoli, non può corrispondere un'altrettanto efficace diminuzione del livello sonoro, a parità delle altre condizioni. Il dimezzamento del traffico, porta ad una diminuzione di 3 dB, poiché la scala dei decibel è logaritimica in base 10."

UNA LETTERA DOPO L'ALTRA: Volete scommettere che questo Comune non avrà alcun ripensamento?

Caro direttore,
numerosi sono i dubbi "di principio" a proposito della cosiddetta Strada Sud, come testimoniato dal Vascello e dai molti interventi forniti da competenti professionisti del settore, da associazioni e da cittadini comuni. Dubbi che appaiono, a mio giudizio, assolutamente fondati e legittimi; ma che non sono stati presi in debita considerazione dalla presente Amministrazione.
Non mi dilungherò oltre su questi aspetti; in questa missiva, piuttosto, vorrei commentare alcuni aspetti del tracciato proposto.
Partendo dall'estremità ovest, la Strada Sud partirebbe dall'incrocio tra via del Sale e via Navaroli. Non è chiara la logica di questa scelta: i veicoli provenienti da via Portinari del Po sarebbero costretti a percorrere una specie di "chicane" per poi immettersi nella rotonda. Inoltre sappiamo che in via Navaroli c'è un asilo nido che verrebbe fortemente penalizzato; soprattutto, tuttavia, occorre chiedersi: quanto traffico potrà mai intercettare via Navaroli? A questa stregua, sarebbe stato molto più logico continuare il decorso di via Portinari del Po, all'altezza del ristorante Dordoni!
Il percorso continua poi, diritto ma non troppo, senza altre intersezioni fino a incrociare via Bosco. Appare chiaro quindi che non intercetterà per nulla il traffico da e per la zone di Sant'Imerio, via Cadore, via Novati. Quindi ci vorrebbe una riflessione a priori. Se la strada sud vuole avere valenza locale, dovrebbe avere più connessioni con via Giordano, tra via del Sale e via Bosco; cosa che, peraltro, sarebbe possibile quasi solo prolungando verso sud via O. Ferragni (...a meno di demolire qualche edificio). Se la strada sud vuole avere una funzione di collegamento est-ovest, allora non si capisce perché abbia tutte quelle curve (un esempio in negativo potrebbe essere la tangenziale sud di Crema), perché inizi da via Navaroli e non da via Portinari del Po, perché sia concepita con limite a 50 km/h (come da valutazione previsionale dell'impatto acustico), e perché finisca in viale Concordia, che giacendo in zona residenziale non può sopportare il traffico che ne deriverebbe.
Un percorso ad ostacoli, dunque, che vanificherebbe gran parte dei presunti vantaggi.
Inoltre il rispetto limite di velocità di 50 km/h sarebbe -come quasi ovunque in città- utopistico in assenza di ostacoli fisici (dossi, rallentatori, incroci rialzati) o di mezzi deterrenti (postazioni autovelox fisse).
In conclusione: molti sono i motivi di forte critica al progetto proposto. Sia a priori, per ragioni di dubbia utilità reale dell'opera, di difesa del verde residuo, di pericolo di ulteriore inquinamento e di ulteriore lottizzazione delle aree adiacenti; sia di ordine tecnico, come i costi stratosferici ed il tracciato certamente lontano dall'essere ideale.
Occorrerebbe un serio ripensamento, con un dibattito ben articolato sull'argomento. Scommettiamo che non ci sarà?
L. Madini

La strada sud non va proprio, caro Perri...

Caro direttore,
purtroppo a Cremona non si riesce ad imparare il significato profondo della parola "Buon senso". Torniamo a commentare per l'ennesima volta la volontà politica di realizzare l'arteria sud. Pare opportuno, chiarire subito, che con il tracciato proposto in questi giorni, la famigerata strada sud, non ha senso ne per il trafficio locale, che continuerà a gravitare su via del Giordano, e per quello di scorrimento proveniente da fuori città.
Il sacrificio richiesto all'ambiente, alle tradizionali passeggiate dei cittadini sugli argini comunali, al paesaggio non ha senso. Si vedrebbe deturbata la famosa stradina di San Sigismondo, si violerebbe questo angolo di campagna frequentato da molti podisti, fra i quali il nostro sindaco (che incontro tutte le settimane in via Sforza inseguito dal cane di mia zia). Si perderebbe definitivamente il concetto del vetusto borgo di San Sigismondo, staccato da Cremona, isolato da secoli sull'antica riva del Po romano.

Requiem per il Morbasco

   Caro Direttore, dall'inizio dell'estate lettere pro e contro la Strada Sud. Senza entrare nel merito di raffinate disquisizioni urbanistiche, vorrei proporre alcune considerazioni e alcune domande, alle quali gradirei se gli amministratori e i pochi fautori del progetto controbattessero.

   1) Quale reale vantaggio potrebbe trarre un residente di via del Giordano da una strada che dovrebbe scorrere a poche centinaia di metri dall'abitato sud e che, come ho potuto visionare nel progetto, non ha sbocchi previsti verso il centro cittadino, se non attraverso via Bosco e via Argine Panizza, le quali, però, si ricongiungono proprio con via del Giordano?


   2) Personalmente utilizzo soltanto la bicicletta per circolare in città, ma mi risulta che la maggior parte degli automobilisti che percorre via del Giordano lo faccia per raggiungere il centro attraverso via Belvedere, via Mosa e via Genala, e che soltanto poche autovetture arrivino in fondo a via Novati. Se questa osservazione è esatta, come si può giustificare la Strada Sud sostenendo che questa drenerà traffico da via del Giordano?


   3) Seppure con qualche riserva, potrei ancora accettare la realizzazione della S.S., se essa comportasse un esborso ragionevole di denaro pubblico, in luogo della cifra esorbitante che verrebbe invece sottratta a realizzazioni ben più rilevanti per la salute e il benessere dei cremonesi (parcheggi corona alla periferia della città, autobus-navetta per raggiungere il centro; miglioramento di tutto il sistema di trasporto pubblico e drastica riduzione dell'utilizzo dei mezzi privati; costruzione di nuove e più sicure piste ciclabili; istallazione di una rete efficiente di rilevamento delle sostanze inquinanti, come più volte promesso dai beati mentitori di Arpa; avviamento di una severa indagine epidemiologica, che riesca a gettar luce sui lugubri primati di mortalità registrati a Cremona in molte forme di patologie...). Sarei meno avverso al progetto, se la S.S. non costituisse la sicura premessa per nuovi insediamenti edilizi (attraverso una variante truffaldina del p.g.t., come accaduto per il “Parco Quaini-Malvezzi”, ex Morbasco); se essa non degradasse irreversibilmente la vista panoramica del Duomo e del Torrazzo, simboli gloriosi di Cremona nel mondo; se, ancora, non venisse a interferire con l'innocuo e salutare diritto di chi vorrebbe continuare a correre sugli argini, senz'essere ammorbato dagli scarichi o investito dai camion...


   4) Infine – ma è l'argomento più importante – penso che i politici cremonesi dovrebbero iniziare a prender atto della crescente coscienza civica e ambientalista di molti cittadini, nonché delle opinioni ripetutamente motivate da specialisti indipendenti (ingegneri, architetti, urbanisti, esperti del traffico), che si sono sempre espressi in tono critico, sottolineando le macroscopiche incongruenze del progetto. Credo anche che sarebbe un atto doveroso di trasparenza da parte degli amministratori, se abbandonassero l'indecorosa abitudine di presentare progetti di questa rilevanza quando ormai, tra loro e i  costruttori – e sempre sottobanco -,  i dadi son già stati tratti; e ai cittadini non resta che scegliere tra un cespuglio di rose e un germoglio d'acacia, per 'compensare' i danni dell'ennesima devastazione ambientale!!

Vittorio Dotti

Inoltre appare suggestiva la nuova funzione di viale Concordia. Nel corso degli anni questa arteria ha assunto il ruolo di strada a traffico locale, dedicata quasi esclusivamente all'ospedale. Certo, molti automobilisti passano per il viale in direzione via Giuseppina, ma all'occhio attento non sfugge che il traffico si disperde in zona. Trasformare il viale in una prosecuzione della tangenziale nord è un abominio. Consideriamo il pericolo per i residenti e per i parrocchiani della Beata Vergine. Ci siamo dimenticati dei lutti, che in anni recenti, hanno costretto il comune a progettare e realizzare restringimenti di careggiate e rotonde.
Con una nuova strada, a sud del viale, potremmo con facilità immaginare le interminabili code nei pressi del nostro Ospedale (che non ha parcheggi, fra l'altro). L'assetto urbanistico attualmente si concentra sulle tangenziali. Solo questo sistema deve essere rafforzato. Questa è la direzione. Già nel 2007 suggerii che era meglio convogliare il traffico di attraversamento sulla città nella tangenziale. In questa ottica non è meglio spendere 15 milioni per allargare la tangenziale? Per migliorare i cavalca via della stessa?
Tanto ammettiamolo, chi di noi si deve recare da via Manna a via Novati, prenderà mai la strada sud? Ogni urbanista sà che il traffico locale si convoglia sul percorso più breve non sul più rapido. Consideriamo poi l'inutile peduncolo della tangenziale est, realizzato nei primi anni 2000 nei pressi dell'A21, che collega la via Mantova al Boschetto. Se proprio si deve realizzare la strada sud, perchè non si connette col peduncolo? Perchè è stata realizzata questa opera? Non era stata pensata per una futuribile tangenziale sud?
Infine, non da meno, lo scempio del parco del Po e Morbasco. Immaginiamo una strada in questo angolo incontaminato di Cremona. Taglierà i campi, e facilmente, nel giro di pochi anni, questi prati diverranno lotti per costruire inutili residenze. L'attività edilizia a Cremona è frenetica. Una città che perde abitanti da vent'anni si ritrova con centinaia di nuovi appartamenti vuoti. Chi li comprerà? Che senso ha questa politica?
E qui smettiamo perchè si dovrebbe introdurre il tema delle candidature, della professionalità del candidato, delle scelte, ec ec.
Angelo Garioni Architetto.

Un labirinto di perplessità

Caro Direttore,
riguardo alla realizzazione della Strada Sud, avrei delle domande e delle proposte da rivolgere al sindaco Perri e al suo vice Malvezzi.
1)    Perché sul sito del Comune alla voce progetto strada sud non ci sono i dati dei flussi del traffico? Se si vuole alleggerire Via Giordano è necessario uno studio non solo del numero di veicoli transitanti su questa strada, ma soprattutto della loro destinazione. Come è possibile giustificare una spesa  di più di 15 milioni di euro senza questi dati? Su quale base il Comune afferma che la futura strada potrà effettivamente decongestionare Via Giordano e Via del Sale?
2)    Perché in un periodo di crisi economica, nel quale mancano i soldi  per completare opere da tempo ferme, si utilizzerebbero 15 milioni di euro (a carico dei cittadini cremonesi) con l’intento – ad oggi neppure dimostrato – di decongestionare dal traffico queste due vie? Oltretutto si sa quando inizierebbero i lavori ma non quando finirebbero, non esistendo ad oggi neppure una stima sulla tempistica dei lavori (quanto è accaduto per il parcheggio di Piazza Marconi è di esempio) e pertanto gli eventuali benefici a Via Giordano non saranno certo immediati.
3)    Perché non sono stati presi in considerazione i suggerimenti e le critiche fatte da diversi architetti che a più riprese hanno ribadito la non utilità dell’opera? Non ho mai letto un solo intervento di esperti del traffico che sostenessero l’utilità di questo progetto o ne  giustificassero lo scopo. Ci sarà un motivo! I cittadini che hanno espresso attraverso il suo giornale le loro opinioni a favore o contro la strada possono aver detto cose ragionevoli ma comunque dettate da sentimenti e mai da dati concreti. Se a parlare e a scrivere sono seri professionisti del settore della viabilità le cose cambiano. Non è segno di debolezza avere il coraggio di ritornare sui propri passi; anzi, sarebbe una dimostrazione di forza e di grande senso civico. Una volta costruita una strada il territorio è compromesso per sempre, e il prezzo potrebbero pagarlo proprio i residenti di Via Giordano e Via del Sale, oltre a quelli dei quartieri sud di Cremona compreso il Borgo di San Sigismondo che si troverebbe una nuova strada proprio a poche centinaia di metri .
4)    Concludo con una  proposta che mi sento di fare come cittadino e non come esperto del traffico: perché non creare solo in ristrette fasce orarie (come avviene in molte altre città) dei varchi elettronici all’ingresso delle vie più trafficate garantendo così l’ingresso solamente a residenti, titolari o lavoratori di attività commerciali e a chi ha dei permessi speciali? Gli altri autoveicoli verrebbero dirottati verso l’attuale Tangenziale nord, che collega magnificamente la zona ovest alla zona sud-est della città. In questo modo si otterrebbero numerosi vantaggi, a partire da un’immediata riduzione del traffico in Via del Sale e Via Giordano, con un grande risparmio di denaro rispetto al costo della Strada Sud (15 milioni!). Parte dei soldi risparmiati potrebbero essere impiegati per il completamento di lavori ed opere ancora ferme in città, in primo luogo l’ammodernamento della Tangenziale nord al fine di renderla più scorrevole. Bisognerebbe poi iniziare ad essere lungimiranti incentivando i mezzi pubblici ed in generale forme di mobilità alternativa all’automobile quale ad esempio l’uso della bicicletta, riqualificando le attuali piste ciclabili presenti a Cremona. E’ utopia?... secondo me no.
Valerio Gamba

Il sindaco vuol far lavorare alcuni a scapito di molti

Caro Direttore, tramite il suo giornale vorremmo rivolgere una domanda pubblica al Sindaco di Cremona.
A detta dell'Assessore al Bilancio e del Ragioniere capo il Comune da Lei amministrato è costretto a vendere i propri immobili per evitare di sospendere le opere di urbanizzazione di piazza Marconi, la manutenzione del Cimitero, la costruzione della pista ciclabile di Gerre Borghi, il raddoppio di via Mantova con il nuovo rondò, la manutenzione delle scuole, gli espropri per lo scolmatore est.
Ci sarebbero altre cose, secondo noi, non secondarie da fare: censimento e rimozione dell'amianto, sistemazione degli impianti sportivi, manutenzione ordinaria e straordinaria delle scuole, la cura e l'ampliamento del verde cittadino, l'ordinaria manutenzione di strade e immobili, l'aumento dell'organico dei vigili urbani (l'altro giorno giorno la clamorosa rapina in piazza del Duomo, di sera dicono sia attiva una sola pattuglia per tutta la città), una rete di piste ciclabili connessa e protetta.
In una situazione di questo tipo non Le sembra assurdo imbarcarsi in una spesa (iniziale) di 15 milioni di euro per una strada inutile per la soluzione dei problemi del traffico in via Giordano? Nessuno sceglierà il percorso più lungo - esiste già la tangenziale - per andare in ospedale o in via Mantova partendo dalla città.
Inoltre i cittadini cremonesi perderebbero l'unica area ambientale ancora integra e fruibile.
A noi "strada sud" sembra solamente un modo maldestro per far lavorare qualcuno a scapito di molti.
Comitato NO strada sud

Una Cremona: la soluzione non è la strada sud occorre ripensare alla viabilità cremonese

"L’attuale situazione di via del Giordano non è sicuramente sostenibile, ma la soluzione non può stare nella costruzione di una nuova strada: il problema dell’inquinamento si sposterebbe soltanto, e anche di poco, considerando che la strada passerebbe dietro alle stesse case ora ‘assediate’ dal traffico.
E’ sicuramente facile richiedere un progetto, approvarlo e dare così il via libera (...). E’ sicuramente più difficile ripensare l’intera mobilità della città, pretendendo dai trasporti pubblici locali un servizio ‘a misura di cittadino’, promuovere l’utilizzo della bicicletta (...).
Chiediamo che nel necessario aggiornamento dei dati relativi al volume di traffico (quelli ora in possesso del comune risalgono al 2005!) venga presa in considerazione anche la ‘destinazione’ dei veicoli, per capire se veramente una strada che allunga il tragitto anche solo verso l’ospedale potrebbe essere percorsa in alternativa". Una Cremona
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Caro Direttore, Anch’io vorrei esprimere qualche considerazione sulla famigerata Strada Sud:
1.     La nuova tangenziale, alias Strada Sud, partirà con una rotatoria all’altezza dell’incrocio tra Via dei Navaroli  e Via del Sale (nei pressi di un asilo nido), subirà una doppia curva verso sinistra ( questo significa che lambirà il retro delle abitazioni di Via del Sale ) per poi attraversare di netto  via Boscone e proseguire  verso il depuratore . Pertanto i residenti di via del sale devono sapere fin da ora che  saranno i più danneggiati  da questo progetto perché avranno ( come si evince dalla cartina a colori ) la nuova  strada  che passerà immediatamente davanti a formare  con quella attuale una sorta di tenaglia, fonte di ulteriore smog e inquinamento acustico . Non solo: chi  ha comprato casa in quella via oltre al peggioramento della qualità di vita, dovrà tenere conto anche di un radicale impatto visivo sul fronte sud ( non più la vista del prato verde ma di una strada di  circa 10 metri di larghezza con ai lati la cartellonistica pubblicitaria, i veicoli transitanti, la segnaletica,  i  lampioni  , ponte sul Morbasco etc etc  ) . Sappiano anche che la strada permetterà ,uno dei veri scopi a mio parere del progetto, di portare i mezzi pesanti all’inceneritore  .
2.     Ma veniamo ai residenti di via del giordano: ebbene anche per   loro non andrà meglio,anzi !! Se guardano la cartina che ho allegato, vedranno che   la futura strada sud lambirà  a poca distanza di metri  tutte le abitazione rivolte verso i campi ; questo vuol dire, senza essere degli esperti del traffico, che anch’essi  riceveranno da sud inquinamento acustico e polveri sottili  che si sommeranno  a quelle  proveniente dall’attuale strada . Questo perché , e per fortuna,  la futura strada sud non prevede delle vie a raggiera verso la città ma un’unica destinazione possibile :  l’Ospedale !! E chi deve andare in centro o nelle vie  limitrofe a via del Giordano che strada farà?? Ovviamente la stessa di adesso . In pratica i residenti di questa via riceveranno un danno dalla nuova strada ( troppo vicina all’abitato ) ed uno da quella attuale.  In questo modo la soluzione che si darà loro sarà solo quella di decidere dove  spostare la camera da letto o lo studio in funzione del  lato della loro casa  meno esposta al  rumore  o ai fumi dello smog.
3.     Poi ci saranno quelli che finora  godevano del minor inquinamento in città ( via degli argini e via Argine Panizza, Via Bosco,Via S. Rocco, via Boscone, Via dei Navaroli e quartieri limitrofi ) . Anche loro  tra qualche mese dovranno fare i conti con un’altra cruda realtà. Traffico ed inquinamento!!  Allora mi chiedo da semplice cittadina: a chi  gioverà  tutto questo ?  La risposta  sta nelle righe.
4.     I promotori del comitato parlano di una strada con il vincolo di inedificabilità permanente: non esistono vincoli di inedificabilità permanenti ed una modifica  al PGT può trasformare una zona destinata al verde pubblico in una zona residenziale e/o commerciale, come è successo per l’area più a ovest del Parco  del Morbasco. Lì in effetti  ha prevalso la volontà del Comune di erigere nuove abitazione in un’area definita a priori non edificabile . Per informazioni chiedere alle 861 persone del quartiere Po  che avevano firmato contro senza sentire alcuna ragione dal Comune .
5.     “La salute dell’ambiente e soprattutto dei cittadini” non si rispetta costruendo nuove strade: è risaputo che ogni nuova strada porta traffico ed inquinamento. Non sarebbe meglio disincentivare il traffico anziché incentivarlo con la costruzione di una strada a così alto impatto ambientale?
6.     Non esiste alcun movimento o ragione politica dietro alle proteste contro la futura  Strada Sud: esiste invece  un comitato spontaneo costituito da cittadini ( tra i quali anche molti residenti   di  Via del Sale e di Via del Giordano  che hanno capito (  vedendo la cartina del progetto ) quale futuro si troveranno di fronte ad opera compiuta.
7.     Siamo sicuri che non esistano alternative alla soluzione del problema? Pensiamoci bene, perché una volta costruita una strada simile ad una tangenziale sarà “per sempre” e non potrà  che peggiorare il livello di inquinamento e di smog! Vogliamo parlare dei costi?? 14.923.811,62 Euro (Milioni!! IVA esclusa) solo per la costruzione della strada, alla cui somma ogni famiglia cremonese dovrà contribuire; non basta, bisognerà aggiungere i costi di manutenzione annuale: l’asfaltatura della strada, la segnaletica stradale, l’illuminazione pubblica, la pulizia dei fossi, lo sfalcio dell’erba… non sono noccioline!!! Questi soldi non verranno giù dal cielo ma saranno a carico dei cittadini con una spesa procapite di circa 500-600 euro .
Certamente qualcosa per i residenti di Via del Sale e di Via del Giordano bisogna fare, piena solidarietà ed appoggio nei loro confronti, ma non è costruendo nuove strade che si risolvono i problemi del traffico!
Una riorganizzazione della viabilità di Cremona, l’incentivazione di mezzi pubblici, una campagna di sensibilizzazione nei confronti dell’utilizzo della bicicletta (Cremona si gira tranquillamente in bicicletta: se i cittadini cremonesi fossero messi nelle condizioni di spostarsi in città in sicurezza, senza il timore di essere investiti dalle auto che sfrecciano, probabilmente parecchie persone lascerebbero volentieri l’automobile nel garage di casa) potrebbero aiutare, se non a risolvere interamente il problema, quanto meno a ridurlo drasticamente!
Arianna Arcari,  Comitato cittadino contro la strada sud del Morbasco

UNA STRADA A GRANDE TRAFFICO DAVANTI ALL'ASILO DEI NOSTRI BAMBINI, PIU' PM 10 AL PARCO SARTORI

Caro direttore vorrei intervenire nel dibattito relativo alla strada sud, a cui sono contrario per vari motivi tra cui il fatto che è un evidente debito elettorale che questa giunta comunale si porta dietro dal ballottaggio di 2 anni fa.
Ho poi letto studi urbanistici dove si dimostra che di solito una strada in più semmai aggiunge traffico, non lo toglie.
Ma la cosa che più mi fa inorridire è il discorso dell'asilo nido di via dei Navaroli, perchè non ci vuole molto ad indovinare che quella che attualmente è una strada relativamente tranquilla grazie al fatto che nell'ultima parte (dal cancello dell'asilo in poi) è a senso unico, in futuro diventerà ben presto una strada di grande traffico a doppio senso di marcia, il tutto per la gioia dei nostri bambini.
Questo per due motivi, il primo perchè è la laterale di viale Po più larga in assoluto, quindi ben adatta a maggiori flussi di traffico quando ci sarà l'esordio della strada sud. Secondo, perchè l'unico motivo per cui attualmente l'ultimo tratto è a senso unico è che gli alberi danno un'assoluta mancanza di visibilità in un eventuale dare la precedenza in via del sale (tant'è che quando verso la metà degli anni 90 qualche genialoide del comune provò a invertire il senso unico, ma si dovette correre ai ripari per rimettere tutto come era prima).
Questo problema della visibilità con la nuova rotatoria prevista come punto di partenza della nuova strada non si porrà più; è quindi facile prevedere che buona parte del traffico della nuova strada sud utilizzerà la più pratica via dei Navaroli. In effetti sicuramente è la più pratica per tutto il quartiere Po e non solo.
Così potremo caricare bene di polvere sottili i polmoni dei lattanti dell'asilo nido, ma anche i coraggiosi bambini che proveranno a giocare nell'adiacente parco Sartori, perchè è assodato a livello europeo che la vicinanza con le emissioni di gas di scarico contano parecchio nello sviluppo di parecchie patologie. Senza dimenticare il pericolo maggiore che correranno i bambini dell'asilo nell'entrata e uscita dall'asilo o dal parco.
Per inciso personalmente guido per più di 50.000 km all'anno (e non di autostrada) quindi dovrei essere tra i sostenitori di questa strada ma francamente mi sembra una fesseria che ci costerà molto in termini di soldi, salute e (speriamo di no) vite umane.
Francesco Ciocca

Così saremo meno asfissiati...

Caro direttore,
le osservazioni da fare alla lettera del 23/06/2011, è che la rotonda è a sud di via del Sale a circa 150 metri dalla scuola. Solo la scuola di Cavatigozzi, in Abbadia, è lontano dalla strada, tutte sono confinanti con tracciati stradali più o meno trafficati giornalmente da mattina a sera, addirittura in via S. Bernardo non solo c'è la strada ma anche la ferrovia. Poi una storia infinita del traffico stradale cittadino di via Giordano-Novati con un'inquinamento costante persistente e asfissiante che procura fastidi ai residenti (che abbandonano le case), e non solo a pochi (bambini di via Portinari del Po) ma tanti adulti e non. Con continue file ai semofori e le automobili tengono i motori accesi e vaiii ...... CO2", respirata dai residenti, pedonio e ciclisti (a rischio anche del traffico) .
Sergio Denti pensionato (residente in Centro Storico)
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C'è qualche precisazione da fare. Innanzittutto è singolare il concetto che sostituendo una considerevole fetta di parco con una strada più o meno trafficata migliori il livello delle PM 10. Aggiungiamo: i cittadini di via Giordano avranno traffico davanti e alle spalle, bel guadagno, pensino piutrtosto i tecnici dell'ufficio traffico a regolare la viabilità di Cremona, altro che rifilarsi un senso unico dopo l'altro che complicano invece che aprire... ed allungano irrimediabilmdente i percorsi, dunque provocano pm 10; in terzo luogo per ogni scuola va valutato il livello di traffico e la sua difesa ambientale (giardini eccetera):l'asilo si trova in via dei Navaroli (non in via ortinari del Po) ed è difeso dal senso unico, inoltre la via di scorrimento è oggi poco trafficata e tutela anche il parco Sartori, che il lettore ignora; altra considerazione via Diritta sarà allargata per immettere la tangenziale in via giuseppina e quindi all'ospedale, dunque anche questa via potrà creare un flusso di traffico gassificatore con la preoccupazione che vengano anche realizzati dei condominioni cancellando il panorama di S. Sigismondo; il fatto è che ogni tangenziale, come si può notare col proliferare dei supermercati e delle costruzioni adiacenti, provoca nuova costruzioni (in una zona prima verde); ulteriore osservazione, la tendenza urbanistica del futuro e del presente è di aprire le città, non di incatenarla dentro cerchi di asfalto e Cremona soffre già abbastanza di un abbraccio mortale che i ring interni hanno ulteriormente aggravato; è singolare che si chiami futuro la crescita di cementificazione di una città che non cresce di abitanti ed ha una quantità di case sfitte: il lettore che ci dice di vivere in centro conti i cartelli affittasi o vendesi. Altro potremmo aggiungere, parlando ad esempio degli affari collegati alla strada sud, come alla riduzione e cementificazione di un altro parco, quello del Morbasco sud. il signor Sergio Denti che ci rifila pedissequamente, copiata riga per riga, anche la realazione di Perri - Malvezzi sulla strada sud, vuol farci sapere se è anche lui favorevole ai cubi di cemento di via Primo Maggio?

Io, abitante in zona, dissento dalla contrarietà alla strada sud

Caro Leoni
leggo spesso il suo quotidiano online e spesso mi trovo in accordo con quanto riportato circa le inchieste e le anticipazioni di notizie ed argomenti scomodi.
A volte mi sento assolutamente di dissentire, come nel caso della tangenzialina sud o passante sud della città per traffico leggero.
Qualsiasi studio di viabilità riguardante il territorio prevederebbe questa arteria. Infatti crea alternativa importante alle attuali direttrici con l'obiettivo di liberare non solo le zone direttamente interessate, prima ovviamente via Giordano, ma anche via Cadore, piazza Cadorna, via Massarotti e perfino zona Castello e via Dante e viale Trento Trieste.
Elencare i benefici è perfino pleonastico e pertanto passo alle presunte critiche.
1 - aumenta il traffico locale: il traffico cremonese è quello che è, se transiterà qualche auto in più su una arteria fondamentale vuole dire che ne passeranno meno dalle altre parti. Non si può considerare un problema di viabilità ragionando solo per interessi di quartiere, via o numero civico.
2 - rispetto dell'ambiente: come sopra detto l'ambiente deve essere considerato in una scala estesa a tutta la città. Una equilibrata suddivisione del traffico evita forti concentrazioni locali. Inoltre in questo modo si sposterebbe il traffico un poco fuori città aumentandone la fluidità riducendo le emissioni sia a livello quantitativo che qualitativo.
3 - il percorso transiterebbe nel parco del Morbasco: abitando in zona sinceramente mi viene da sorridere quando si inquadra come parco la campagna a ridosso del Morbasco da via del Sale a via S.Rocco. Ovviamente sono da apprezzare gli sforzi fatti neglli anni per migliorare questa fetta di campagna, ma pensare che una strada a traffico leggero vada a deturparla è veramente troppo.
Rischio di dilungarmi e termino dicendo che la contrarietà ad opere come queste cozza spesso, se non sempre, contro i comportamenti di tutti che utilizziamo mezzi di trasporto privati esagerati anche quando non servono e soprattutto ce ne infischiamo dell'inquinamento quando magari passiamo in fregio alla città di Piacenza sull'autostrada per Torino o sulla tangenziale di Bologna.
Le posizioni radicali andrebbero supportate da comportamenti equivalenti.
Le auguro una buona prosecuzione alla sua coraggiosa attività editoriale e un Buon Natale.
Fiorenzo Bassi

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Tangenzialina? Da quindici milioni di euro solo in partenza?

Io vi dico che è una follia...

Caro direttore,
finalmente un intervento coraggioso contro un'opera inutile come la tangenzialina sud che non cambierà di una virgola la situazione di via Giordano e delle strade circostanti, tutte percorse da un traffico che non ha interesse ad allungare i percorsi portandosi su una strada che sfocia al combustore e che minaccia , per i possibili insediamenti collegati, anche la difesa del panorama non solo di Cremona dal Po ma anche dell'area intorno a S.Sigismondo. Il tutto per un interesse dell'AEM, che vuoel scaricare qui agevolmente anche i rifiuti provenienti da altre ragioni per ricavare maggiori vantaggi economici dal combustore. E per un interesse di chi deve smaltire le proprie scorie o guadagnare titoli di benemerenza dall'ANAS per non farsi strappare la concessione. Non c'è altro senso per installare un traffico oltre tutto deterpunte attorno alla città e chiuderla ulteriormente in un'altra muraglia che isolerà ancora più strettamente il già agonizzante centro storico con i divieti che interverrano nella organizzazione del traffico urbano per dare una giustificazione politica a questo costosa e inutile bretella.
Ing. Antonio Milanesi, esperto di traffico urbano
Caro direttore,
In merito all’articolo recentemente apparso sul vostro quotidiano riguardante il progetto “ Strada sud del Morbasco” desidero esprimere alcune osservazioni e perplessità: In primo luogo, mi sembra che un progetto così concepito, contaminerebbe e stravolgerebbe quanto di più bello e salutare la città di Cremona ci può ancora offrire: un polmone verde, quale è a tutti gli effetti il parco del Morbasco, luogo non solo di piacevoli e rilassanti passeggiate ma anche di un ricco e prezioso ecosistema.
Il progetto invece, nelle intenzioni della nostra Giunta Comunale, prevederebbe una superstrada che, sebbene pensata ai margini del parco, di fatto lo “sfregerebbe” non solo dal punto di vista panoramico ma apporterebbe anche smog e inquinamento acustico come inevitabili conseguenze. Oltretutto per rovinare questo patrimonio naturalistico si spenderebbero "solo" 15 milioni di euro aggiungendo ulteriore disagio ( inteso come traffico e smog) ad un'altra parte della città come la stessa via giordano, via giuseppina via argine panizza, via dritta etc etc... senza poi risolvere, a mio modesto parere, il problema di via del sale e via giordano nel suo tratto a est.
Ma alle critiche bisogna anche far seguire delle proposte ed una potrebbe essere quella di migliorare l’attuale viabilità del centro Città creando dei sensi unici in via del sale o riqualificando la già esistente strada sud del Morbasco che andrebbe solo riprogettata con costi decisamente inferiori a quelli citati e con un impatto ambientale quasi nullo ( proposta fatta poco tempo fa da un attento e arguto concittadino)
Se al posto di mostrare una mappa della città presa dal satellite e delimitata a sud da 4 righe per delineare il percorso della futura superstrada, si fosse realizzato un bel rendering virtuale computerizzato di come apparirebbe in futuro il Parco, forse l’impatto emotivo nel lettore sarebbe stato sicuramente diverso, scatenando più critiche di quante lette finora.
Non dobbiamo farci incantare dalle belle parole che ho letto a commento del progetto come “ riqualificazione di strade o aree preesistenti “ perchè riqualificare non esclude la messa in opera di cartelli pubblicitari a lato della futura strada, semafori, lampioni, segnaletica e nel tempo anche distributori di benzina e supermercati che troverebbero lì un’area strategica di realizzazione in un crescendo architettonico mai pensato per caso e per niente da chi verosimilmente ha altri interessi su Cremona. Quindi riflettiamoci bene e per chi come me non accetta tutto questo è il momento di far sentire civilmente la propria voce ( magari attraverso la raccolta di firme contrarie al progetto o organizzando un comitato di protesta)
La domanda da porre ai cittadini cremonesi è questa: -Siete disposti ad accettare, nelle vostre future giornate di relax sugli argini del Morbasco, la presenza di smog ed inquinamento acustico e la vista panoramica di una superstrada come compagni di un malsano ed inquinato week end? Qui non si discute sulla realizzazione di una strada qualunque ma di una strada ad alto impatto ambientale oltre che costosissima. Pensiamoci tutti, pensiamoci bene !! simoneverde@virgilio.it

Altro che strada sud... sono da adeguare la tangenziale e la rotatoria Mantova - viale Concordia, altra spesa e assai più necessaria

Caro Direttore Leoni,
in merito alla strada sud, un altro 'spunto', pare dimenticato forse perché ora tutti sono troppo presi nell’illustrare, redimere e giustificarne l’utilità (e la conseguente spesa). Invece, sembrerebbe essere il necessario raddoppio della via Mantova - v.le Concordia, l’adeguamento dal rondò (compreso) all'imbocco degli svincoli per il casello autostradale, tratti passati dall'Anas al Comune di Cremona che appunto dovrebbe farsi carico non solo della manutenzione 'ordinaria', ma anche dell'allargamento della sede stradale, poiché non più 'a norme' per supportare l’odierna portata del traffico veicolare dell’intera area.

Qui i dati: «Decisioni della Giunta comunale del 24 novembre 2010 - Approvazione del progetto definitivo relativo ai lavori per il raddoppio della carreggiata della tangenziale di Cremona: adeguamento dalla rotatoria di via Mantova - viale Concordia agli svincoli per il casello autostradale.
La Giunta comunale ha approvato il progetto definitivo relativo ai lavori del raddoppio della carreggiata della tangenziale di Cremona con l'adeguamento dalla rotatoria di via Mantova - viale Concordia agli svincoli per il casello autostradale, per un importo complessivo di € 2.127.096,00 di cui a base d'asta € 1.245.525,78 (comprensivi di € 75.000,00 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso d'asta), attivando conseguentemente la procedura espropriativa degli immobili occorrenti per realizzare le opere approvate con il presente provvedimento.
Con deliberazione di Giunta Comunale del 30 gennaio 2009 è stato approvato il progetto preliminare per i lavori del raddoppio della carreggiata della tangenziale di Cremona, adeguamento dalla rotatoria di via Mantova - viale Concordia agli svincoli per il casello autostradale:
Con successiva deliberazione di Giunta Comunale dell'8 ottobre 2009, è stato approvato il progetto definitivo in linea tecnica per poter presentare richiesta di finanziamento sul POR (Programma Operativo Regionale) e FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale).
Regione Lombardia, con nota in data 19 maggio 2010, ha comunicato che il presente intervento era inserito nella graduatoria dei progetti ammissibili a finanziamento. A conclusione del percorso istruttorio, acquisiti i pareri favorevoli espressi dagli organi competenti, la Giunta Comunale ha deciso di approvare il progetto definitivo per i lavori di raddoppio della carreggiata della tangenziale di Cremona adeguamento dalla rotatoria di via Mantova - viale Concordia agli svincoli per il casello autostradale. Il costo complessivo dell'intervento, previsto nel Programma delle Opere Pubbliche per l'anno 2009, ammonta a complessivi € 2.125.968,00.»

A parte il considerare inutile la strada sud, faraonica e di nessun vantaggio per una piccola città come la nostra, che - potendo - la si attraversa a piedi da parte a parte in 45 min., mentre ben varrebbe un potenziamento del trasporto pubblico, il tempo passa eppur non si muove foglia (che il cav. Arvedi non sbroglia...), a parte i prevedibili ulteriori disagi per le devizioni del traffico e il conseguente ovvio innalzamento di smog/pm10,si deve aggiungere che il costo di 15 milioni per la ‘strada sud’ è solo sulla carta, così come lo sono i 2.126.000 euro per il raddoppio della via Mantova (intervento già messo a bilancio e, visti i ‘travasi’ di camion e rimorchi -oltremodo necessario). Chi pagherà al saldo? Io conosco tal ‘pantalone’, ma penso lo conosca anche Lei...
Patrizia Della Vedova

COME TUTTO É RICOMINCIATO - Beppe Ceraso cerca voti tra gli inconsapevoli abitanti di via Giordano e rilancia la strada sud (presente in tutti i programmi elettorali, ma altrettanto dimenticata da tutti): ecco fin da allora il no del Vascello a questa devastante proposta come al primo attacco (purtroppo andato a buon fine) al parco del Morbasco con il consenso stavolta del centrosinistra alla Cooperativa Pastore di costruire il villaggio di via Del Sale, avviando così l'attacco al parco del Morbasco e la cementificazione ulteriore davanti al Seminario. La demagogia e l'illusione cavalcate da Malvezzi e Perri.




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di Mar, 5 lug 2016