La Giunta Perri ha approvato in via definitiva (prima delle elezioni come previsto)
il progetto urbanistico Cremona City Hub
Acquisiti i pareri di competenza espressi dal Direttore del Settore Gestione Territorio e dal Direttore del Settore Economico Finanziario, la Giunta Comunale, con voto unanime, ha approvato le controdeduzioni alle osservazioni presentate all’adozione del Programma Integrato di Intervento (P.I.I.) denominato “Cremona City Hub” relativo all’Ambito di trasformazione ex Annonaria, adottato il 20 marzo 2014. La Giunta ha inoltre approvato, in via definitiva, il Programma Integrato di Intervento denominato “Cremona City Hub”.
Italia Nostra: "Dal fascismo in poi una delle peggiori ipotesi di trasformazione urbana": leggi i perché, sottolineate anche dalle altre osservazioni di architetti cittadini
Dunque, come previsto, approvato dalla Giunta Perri il progetto urbanistico cosiddetto “Cremona City Hub” . E senza alcun incontro pubblico . Eppure le osservazioni nei termini erano state molto severe. Eccole.
Durissimo l’intervento di Italia Nostra - Il progetto urbanistico “Cremona City Hub” rappresenta una delle peggiori ipotesi di trasformazione urbana elaborate a Cremona dalla fine del fascismo ad oggi. È purtroppo particolarmente spiacevole osservare che il progetto è di iniziativa pubblica ed interessa i terreni, già prevalentemente demaniali (la cosiddetta “zona annonaria”, così definita dal piano Dodi), che ben diverso destino, a servizio pubblico, avrebbero dovuto conservare.
È evidente la matrice grossolanamente speculativa che ha generato il Piano nell’intento manifesto di ingigantire le volumetrie edificabili e di inserirvi a forza funzioni residenziali, commerciali e terziarie, minimizzando nel contempo le aree a servizio pubblico, riducendo a semplice “verde di arredo” le poche residue presenze vegetali.
OSSERVAZIONE 1 - “FORO BOARIO”: soluzioni completamente sbagliate
Tale comparto è attualmente utilizzato come felicissimo parcheggio-corona densamente alberato e strutturalmente contiguo al centro storico.
Sull’area sono presenti 28 aceri e 115 tigli, praticamente tutti destinati ad essere abbattuti per lasciare spazio ad un quartierone densissimo di volumetrie e caratterizzato da isolati urbani nei quali dovrebbero insediarsi anacronistici edifici caratterizzati da cortili interni ristretti e soffocanti.
Il funzionale parcheggio, oggi a raso, dovrebbe essere sostituito da un edificio pluripiano posto all’estremità orientale del comparto e dunque nella posizione più scomoda per l’utenza che da qui voglia raggiungere il centro storico.
Si segnala che le alberature ospitate nel comparto sono in pieno rigoglio (furono piantumate più di venti anni or sono) e meriterebbero solo prudenti interventi manutentivi.
Si osserva che per quanto sopra argomentato la proposta urbanistica in esame è completamente sbagliata in quanto determinerebbe di sicuro un deciso peggioramento della condizione del comparto.
Se ne propone pertanto lo stralcio integrale dal progetto di City Hub.
OSSERVAZIONE 2 - “STADIO”: assurdo adossare allo stadio nuove costruzioni e persino un supermercato
In tale comparto verrebbe opportunamente conservato lo stadio attualmente esistente, appesantito però da costruzioni terziarie, tra cui un grande supermercato.
Non si può non condividere l’ipotesi di conservare allo stadio cittadino la sua posizione tradizionale vicina al cuore della città, circostanza che ne agevola l’accesso pedonale da parte significativa dell’utenza. Risulta invece assurdo, congestionante e pericoloso “addossare” allo stadio tradizionale nuove ingombranti costruzioni e persino un supermercato.
Si osserva che andrebbero stralciate dalle previsioni del progetto urbanistico tutte le costruzioni non strettamente funzionali al miglioramento funzionale e di capacità dell’attuale stadio. Tale osservazione riguarda in particolare l’ipotesi del supermercato di cui in città vi è da tempo sovrabbondanza, specie nei pressi dello stesso stadio.
OSSERVAZIONE 3 - “NUOVO QUARTIERE RESIDENZIALE”: scarso soleggiamento niente servizi sociali
Ad est del Cavo Cerca dovrebbe sorgere un nuovo impegnativo quartiere residenziale. La tipologia ipotizzata ripropone lo schema “a cortili” già adottato per l’ex foro boario. La maggior dimensione dei lotti ridurrà qui i disagi di scarsa aerazione e di scarso soleggiamento che sono macroscopici nel comparto “foro boario”.
La destinazione residenziale non appare tuttavia ottimale stante la carenza di servizi sociali (verde, scuole, servizi religiosi) che si rileva nell’immediato intorno.
Si osserva pertanto che nel comparto 3 :• andrebbero eliminate le tipologie a cortile garantendo più aria e luce al contesto residenziale;
• parte dell’area andrebbe riservata ad un giardino di quartiere per lo svago dei bimbi e il riposo degli anziani: tale giardino andrebbe appoggiato all’ex mercato ortofrutticolo, costruzione le cui pregevoli caratteristiche andrebbero meglio considerate e, possibilmente, riutilizzate a fini sociali e ricreativi;
• parte significativa del quartiere residenziale andrebbe riservata ad edilizia economica e popolare di iniziativa pubblica.
OSSERVAZIONE 4 - “LABORATORI TECNOLOGICI”: Una torre che cancella il magnifico effetto paesaggistico del Torrazzo
Si tratta della porzione più convincente dell’intero progetto urbanistico.Un grave difetto è però riscontrabile nella “torre” di oltre quaranta metri che si intenderebbe erigere nei pressi della via Persico, torre che, da più parti della città, interferirebbe con la vista del Torrazzo, svilendone il magnifico effetto paesaggistico.
La “forma urbis” di Cremona ha una caratterizzazione fondamentale nel contrasto tra la prevalente modesta altezza del tessuto urbano e la magnificenza della gran torre. Il progetto urbanistico “City Hub” ne ipotizza una grave e irrimediabile mortificazione.
Si osserva pertanto la necessità paesistica di rinunciare alla costruzione della “nuova torre”.