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Il dramma del cuoco cremonese scomparso dalla Coral Princess; passo a passo, gli ultimi sviluppi. Ecco il ponte del ristorante Sabatini : è da qui che il cuoco cremonese si muove in tutta fretta, raggiunge un ascensore e raggiunge il fondo della nave senza più risalire

In sentina il mistero di Angelo Faliva: cosa cercava o ha visto?

Seria, dura, dignitosa e determinata Chiara Faliva
a "Fatti Vostri"
con Giancarlo Magalli

Ha lanciato l'ipotesi che il fratello possa essere stato eliminato nell'inceneritore della nave - Ha accusato di disinteresse le autorità italiane e di fuga dalle responsabilità tanto da parte del capitano quanto dalla compagnia di navigazione che dopo 6 settimane non ha consegnato i nastri delle registrazioni con le telecamere, avanzando persino l'ipotesi che nel frattempo possano essere stati manipolati
Grazie Chiara, per la sua dignità...
Egr. Direttore Antonio Leoni, sono Chiara Faliva, sorella del purtroppo scomparso Angelo.Le scrivo queste poche righe per complimentarmi con Lei riguardo il Suo ultimo articolo, riguardante appunto la vicenda di mio fratello, pubblicato sul Suo sito "Il Vascello".E' stato molto esaustivo, chiaro e di notevole impatto.Grazie ancora per la continua attenzione che riserva verso il caso di Angelo.
Chiara Faliva
Grazie a Lei, invece, per la lezione di amora,di dignità e coraggio che ci ha dato, pur nell'intensità del dramma. Intanto un risultato lo ha ottenuto. I filmati della nave pare siano stati finalmente consegnati alle autorità inquirenti.
Altri collegamenti di Chiara Faliva
Non ci sono notizie ma Chiara Faliva non si perde d'animo e cerca visibilità per i suoi appelli affinchè il mistero del fratello scomparso sia chiarito.
Eccola a Canale 5 con il sottosegretario Mantica. L'intervista si vede cliccando qui:
http://www.video.mediaset.it/video/pomeriggio_5/full/151951/giovedi-21-gennaio.html
Venerdì 22 su SkyTg24, attorno alle 23 uno speciale in diretta da Cremona

Il j'accuse di Chiara

Un vero e proprio "j'accuse" quello di Chiara Faliva che ha riferito sulla scomparsa del fratello Angelo alla popolare trasmissione "Fatti Vostri" di Giancarlo Magalli. Seria, dignitosa, ma giustamente dura e determinata Ha ribadito la tesi secondo la quale Angelo Faliva non si è sicuramente suicidato. E senza entrare nella vicenda personale, ovvero nelle ragioni possono aver determinato la sua scomparsa (solo un accenno alla lite con il cuoco filippino) ha confermato la descrizione dei fatti riferita nei nostri servizi.
Angelo si è allontanato dal ristorante, è disceso con gli ascendsori di servizio, a senso unico, ovvero solo verso il basso, non è più risalito. Cosa può essere accaduto ? Senza escludere del tutto altre ipotesi ha datto la sua versione sul fatto che il corpo non sia stato ritrovato: potrebbe essere stato incenerito, dopo l'assassinio, nel combustore di cui è dotata la lussuosa Coral Princess.
Ma ha anche sottolineato i ritardi con i quali si è segnalata la scomparsa di Angelo e l'indifferenza, per usare una buona parola, tanto del capitano che l'ha trattata freddamente quando è salita sulla nave, quanto della compagnia americana che dopo sei settimane non ha ancora fornito agli inquirenti le registrazioni delle migliaia di telecamere di sorveglianza, si parla di seimila, distribuite in ogni angolo della nave. Ed ha avanzato persino l'ipotesi che tutto questo tempo sia bastato per manipolare i nastri.
Non è mancato anche un'accusa diretta alla Fanesina, decisamente assente in tutto l'iter della vicenda.
"Sono costretta io sola ad avvalermi della mia conoscenza di inglese e spognolo e ad inviare e.mail alle autorità inquirenti, e.mail che, una su cinque, ricevono risposta". La Bermuda svolge le indagini (la Coral Princess batte questa bandiera) con un ex addetta al traffico. Tanto basta."
Se ne è parlato a Rai Due e ancora a Rai 1 un anno dopo

La scomparsa di Angelo Faliva sta diventando un top su tutte le reti televisive in seguito anche al particolare attivismo di Chiara Faliva, la sorella di 23 anni che si sta spendendo su tutte le TV e che ha scritto anche a Gialli.it, chiedendo di conoscere tutta la verità sulla sparizione in navigazione del fratello, 31 anni, vicechef sulla Coral Princess, enorme turistificio marino.

La nave da crociera ha perso Angelo Faliva il 23 novembre, accorgendosene soltanto 12 ore dopo. La chiave del mistero è un ascensore. Nel ristorante Sabatini sul ponte che vediamo nella foto qui sopra Angelo Faliva parla con alcuni turisti seduti a un tavolo, poi si allontana in tutta fretta, raggiunge la cucina e imbocca un ascensore che può solo discendere e che può raggiungere persino la sentina, il fondo dello scafo dove si raccolgono le acque di scolo per scaricarle fuori bordo e dove altrettanto si smaltiscono i rifiuti, compresi quelli della cucina. Un luogo che Angelo conosce bene.

Nei libri di avventura e nei romanzi la sentina è luogo di ogni scelleratezza, ricettacolo di brutture. Come in un thriller a toni forti è proprio in questo luogo torvo che si perdono definitivamente le tracce di Angelo. Perché ha raggiunto in fretta l'ascensore che scende nelle viscere della nave? Cosa c'era in sentina, oppure cosa ha trovato o, altrimenti, ha visto?

Chiara Faliva esclude ogni ipotesi di suicidio. E' da questa frettolosa discesa, allora, che bisogna partire. Si spaccia sulla nave? Gli spacciatori hanno sequestrato Faliva o hanno eliminato un pericoloso testimone?

Faliva è riuscito a divincolarsi, a risalire su un ponte, prendere un salvagente e gettarsi in mare? Ecco il mistero del salvagente scomparso.

Può essere che Angelo abbia usato il salvagente e che per non cadere nelle mani dei deliquenti che lo minacciano abbia eliminato gli strumenti che servono a identificare il caduto in mare? Se è così, allora c'è ancora qualche flebile speranza che Angelo sia vivo. E che abbia tutto l'interesse a non farsi vedere. E non possa farsi sentire neppure dai suoi famigliari. In questo caso il clamore che le TV muovono intorno alla sua vicenda anche attraverso i satelliti, non gli giova.

Ci sono altre ipotesi, molto flebili, che parlano di un Faliva in mano a suoi sequestratori, strumento di ricatto nei confronti del governo colombianodove c'è tutto l'interesse a non suscitare preoccupazioni nei passeggeri delle navi che sono tornati ad approdare da poco più di tre anni nel porto di Cartagena, oppure nei confronti della compagnia di navigazione che sin qui ha dimostrato una evidente tendenza a minimizzare perché non trarrebbe alcun vantaggio da una dramma di droga nei suoi turistifici marini. Di tutto questo, Chiara ha deciso di parlare in TV:lo ha fattot questo giovedì nella trasmissione di Giancarlo Magalli, "Fatti Vostri", su Rai Due.

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Sopra, il ponte dove c'è il ristorante Sabatini e dove lavorava Angelo, di notte: come si vede bene è illuminato e presenta un alto parapetto. Ci sono vetrate dei ristoranti e da dentro, gli ospiti, vedono bene di fuori (anche se è notte manca l'effetto specchio, perchè ci sono le luci). Sotto, nelle altre foto, Angelo Faliva durante un precedente sbarco, la carta del porto di Cartagena e sulla sinistra, il salvagente con tutti i dispositivi di emergenza per l'avvistamento in mare. Il salvagente scomparso era stato privato di questi dispositivi, ritrovati sul ponte della nave.

Il caso non è isolato e sono troppi gli interessi che si incrociano

In nove anni si sono perse le tracce di ben 125 persone in mare, 23 nel 2009, l'affare è enorme e la clientela non deve preoccuparsi

I casi negativi finiscono sotto silenzio al più presto e senza clamore - La pagina di un sito internazionale specializzato dedicata alla scomparsa del vice chef cremonese

Un sito specializzato (http://www.cruisebruise.com/Mike_Groves/ Angelo_Faliva.html) ha dedicato una intera pagina dedicata al caso.
L’intervento è firmato da un esperto mondiale in vicende di questo tipo, Mike Groves, che si pone molte domande, alcune fondamentali: queste navi modernissime da crociera sono dotate di sofisticatissimi sistemi di controllo. Come è stato mai possibile che nessuno abbia avvertito la sparizione di un uomo e che l’allarme sia stato dato con tanto ritardo? Sono stati effettuati tutti gli accertamenti con una revisione minuziosa , tale da non lasciare alcun dubbio, delle registrazioni di tutti gli apparecchi di bordo? Gli strumenti in quelle ore erano accuramente visionati? Come è possibile che a fronte della scomparsa di un uomo, ovvero in una questione di vita e di morte, la nave abbia tranquillamente proseguito nella sua crociera senza preoccuparsi minimamente di fare marcia indietro ed ispezionare per quanto possibile la zona dove poteva trovarsi Angelo Faliva? E’ stata data una risposta soddisfacente alla questione salvagente, privato dei sofisticati sistemi per l’individuazione di uomini in mare? E’ possibile che Alberto Faliva si sia gettato con il salvagente non individuabile in mare?
Il sito è severissimo sia nei confronti della compagnia che dei responsabili della Coral Princess. Ed allarga il campo con un terrificante richiamo statistico: non è affatto vero che da questi colossi del mare sia difficile scomparire. Anzi è troppo facile, il caso Faliva lo dimostra, cancellare le proprie tracce dalle immense navi .Sono ben 125 i croceristi dei quali non si è più avuta alcuna notizia negli ultimi nove anni.
Di questi, ben 23 passeggeri sono spariti nel 2009 con una evidente paurosa accelerazione (forse determinata anche da episodi di pirateria o di contrabbando).
Tutte queste persone sono davvero state inghiottite dal mare? O, il sito si domanda, è anche possibile che tra i 125 scomparsi qualcuno voluto e trovato il modo di cancellare la propria identità?
Anche nel sito si sostiene che Angelo Faliva difficilmente potrebbe essersi suicidato. Il sito sembra propendere per la tesi dell’omicidio, anche se in effetti non porta prove sostanziose e nuove rispetto a quanto si sa riguardo all’una o all’altra ipotesi..
Un fatto è certo, ed è maggiormente nella mira della critica: la grande Coral Princess ha proseguito il suo viaggio come se niente fosse accaduto. Ed anche le autorità di Cartagena hanno tutto l’interesse che attorno alla vicenda cali al più presto il silenzio.
Una morte misteriosa non giova a nessuno. Nel sito (http://www.mincomercio.gov.co/eContent/newsdetail.asp?id=6017&idcompany=1) del ministero del commercio e turismo della Colombia si fa notare con molto orgoglio che la Coral Princess è approdata a Cartagena con 1900 passeggeri, tutti turisti facoltosi ed invidiabili. Morto più, morto meno.
Ci troviamo di fronte a un grande affare alimentato da anni di imponente lavoro di pubbliche relazioni.
Chi oserebbe mai disturbare e far aleggiare nelle sale da pranzo, nei casinò e nelle suite le ombre dei 125 scomparsi dai lussuosi transatlantici, con immenso danno per gli interessi del porto colombiano?
Il quale con immenso orgoglio vanta, in occasione della visita dell'ambasciatore degli Stati Uniti William Brownfield (il quale ha un curriculum che assomiglia al Direttorato delle operazioni CIA in Sud America) questo elenco delle compagnie che tra il 2007 e il 2008 hanno deciso di tornare ad approdare a Cartagena. Sono: Celebrity Cruises, Club Med Corisieres, Crystal Cruises, Cunard Line, Du Ponant, Fred Olsen, Hapag Lloyd Cruises, MTC Hamburg, Norwegian Cruise line, Oceania Cruises, Princess Cruises, Royal Caribbean, Star Cruises. Il quadro è chiaro?
Tredici compagnie. Un numero che ad Angelo Faliva non porta o non ha portato (speriamo di no) assolutamente fortuna.

Sono Alberto Faliva: le foto e il mio appello
per Angelo, scomparso dalla Coral Princess


Gentilissimo Sig.Direttore, è accaduta una tragedia nella mia famiglia.

Vorremmo sapere cosa è realmente accaduto, diffondendo la notizia, sperando che qualcuno ci aiuti.

Mio cugino chiamato Angelo Faliva (classe 1978, figlio di mio zio il fotografo Roberto Faliva, residente in via Morbasco a Cremona) da circa 4 giorni è scomparso in mare tra le isole di Aruba e Cartagena (Colombia), era un cuoco a bordo della nave da crociera Coral Princess.

La notizia ce l'ha data il cap.Autiero dal porto di Genova, giovedi sera circa ore 19.

La polizia di Colombia e (in misura minore) l'FBI dagli Stati Uniti lo stanno cercando con un elicottero in mare.

Non si dà spiegazioni neanche il Capitano Mariano MANFUSO, di sicuro Angelo non si è suicidato, era un ragazzo pieno di vita. La sua cabina nella nave è sotto sequestro.

c'è un forum su quanto accaduto (io cerco di parlare col nickname saintegenevieve
http://boards.cruisecritic.com/showthread.php?t=1096991



La scomparsa è avvenuta alle ore 20.15 del 25 novembre, dopo che lui è uscito a parlare dalla cucina.

Sulla nave manca un salvagente a ciambella però senza il chip che permette la localizzazione e la lucina, perchè queste due ultime
cose sono inspiegabilmente sulla nave, strappate dal salvagente. Il ragazzo che era in camera con lui è ancora sulla nave, si chiama
Alessandro Pezzi, di Vaprio d'Adda (MI).

Alla Farnesina mia cugina Chiara Faliva ha parlato con Caterina Frustaci

Ho chiamato la guardia costiera di Cartagena, che ha la email seguente (parlano inglese e spagnolo):

cpmeguc@yahoo.es -


La sede della compagnia in Cartagena segue la questione.

Ho chiamato i consolati in Colombia, la Farnesina, la Guarda costiera di Cartagena, ecc...



Two people from USA this email would help me:

Alberto- If you have any further questions or problems, please let us know. We are so very sorry about this situation and send our heartfelt condolences to all of you who no doubt love Angelo very much. We don't know what happened, but we hope that the complete explanation will be provided. Dense & Alan Nielsen.


The captain of the ship is named Mariano MANFUSO the help of the captain is called Jorge Cadena

Grazie da Alberto Faliva, Cremona, Italia




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di Gio, 24 mag 2012