In libreria una illuminante ricerca di Beatrice Tanzi, figlia di Marco Tanzi (talis pater...)Colombino Rapari, una eccezionale presenza nella grande Cremona del '500La sua biografia svela non solo i segreti della sua riforma di San Pietro al Po, dove fu abate per oltre trent'anni, ma offre un quadro della città nello straordinario momento di arti, di intelletti ed anche di inquietudini religiose - Un lavoro che si legge come un romanzoEcco Colombino Rapari nel quadro di Bernardino Gatti detto il Sojaro, presentato da San Pietro (particolare della Adorazione dei pastori ) Abate di San Pietro al Po a Cremona per oltre trent'anni, rettore generale dei canonici regolari lateranensi per tre volte, Colombino Rapari (1495/1500-1570) è figura cruciale della vita religiosa cremonese negli anni tormentati dell'eresia, quando la città è «il centro massimo del luteranesimo lombardo». In rapporto con i principali esponenti dell'ordine, da Ercole Gonzaga a Marco Gerolamo Vida, Colombino ottiene svariati riconoscimenti letterari, tra i quali nel 1541 due epigrammi del poeta lunense Venturino Vasolli. Da parte sua pubblica nel 1567 le Allegationes, una raccolta di sentenze per una «causa precedentiae» sorta durante i lavori del Concilio di Trento. Partecipa alle campagne di progettazione e ricostruzione dei principali cantieri lateranensi in Valpadana ed è accreditato del progetto di riforma architettonica di San Pietro al Po. Alle imprese artistiche s'intreccia la realizzazione di un'imponente opera d'ingegneria idraulica: la roggia che, dal suo nome, si chiama Colombina, un «acqueductus nobilis et amplus» che solca per oltre quaranta miglia il territorio cremonese. Oltre che progettista del nuovo tempio, Colombino è il protagonista del rinnovamento figurativo nel monastero, con commissioni di prestigio a Bernardino Gatti detto il Sojaro e Giuseppe Sacca, Giulio e Antonio Campi, i bresciani Cristoforo Rosa e Lattanzio Gambara. In particolare l'ancona lignea dell'altare maggiore rappresenta, intorno alla metà del Cinquecento, la più alta realizzazione della scultura manieristica a Cremona e un manifesto di riaffermazione dell'autorità della Chiesa di fronte all'attacco dell'eresia.
Le pagine sciolte di Beatrice Tanzi sono la continuità di una intelligenza , scrupolo di ricerca e documentazione (delle quali si ha una completa conferma nelle succose appendici). certamente maturate in famiglia. Beatrice Tanzi è infatti figlia di Marco Tanzi, al quale Cremona deve una somma di ricerche ed anche di cuorosità sull'arte non solo locale, come hhanno confermate i numwerosi servizi pubblicati da "Il Vascello". Nella foto a sinistra, Beatrice Tanzi alla Libreria del Convegno, a destra la copertina del suo libro. Dal cremonese Pierluigi Pizzamiglio "Ecclesiastici cattolici scienziati"Dal cremonese Pierluigi Pizzamiglio ecco un' contributo alla conoscenza di alcuni cospicui protagonisti della presenza degli Ecclesiastici Cattolici nel campo delle scienze fisico-matematiche e della loro storiografia. Già solo scorrendo l'Indice dei Nomi si nota che - seppur parziale come vuole intenzionalmente essere la selezione - vengono comunque considerate oltre 120 personalità significative tra gli ecclesiastici scienziati. Ovviamente la maggior parte di essi furono italiani, preti secolari o regolari; ma un buon numero furono almeno originari di altri stati europei o non. Tra gli italiani consideriamo ora solamente quelli cremonesi, o di nascita o di attività Il primo che merita la nostra considerazione (se ne parla alle pp. 65-66 del libro) è certamente il canonico Gerardo o Gherardo da Cremona (1114-1197), che a Toledo (Spagna) fu a capo di una scuola di traduttori dall'arabo in latino di almeno un centinaio di opere scientifiche. Vengono poi segnalati i due camaldolesi Guido Grandi (1671-1742, alle pp. 181-192) e il suo successore Giovanni Claudio Fromond (1703-1765, alle pp. 189-190), che furono ambedue docenti di materie scientifiche all'Università di Pisa. E infine il canonico Giovanni Cadonici (1705-1786, alle pp.2O'7-2l'7), nativo di Venezia ma che abitò a Cremona presso la Famiglia Soresina Vidoni. L'autore del volume, Pierluigi Pizzzamiglio, è a sua volta nato a Cremona nel 1945 nella Parrocchia di S.Sigismondo; ma ora risiede nella Parrocchia di Cristo. Re (Porta Po).Divenuto Prete diocesano e laureatosi in Fisica è stato per una decina d'anni docente di matematica e fisica nel Seminario Vescovile di Cremona. E' passato poi a insegnare Storia delle Matematiche nella sede di Brescia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Sciemze Matematiche Fisiche e Naturali. Dopo una breve parentesi come missionario in Bangladesh e di responsabile della Sezione Asia e Oceania del CUM di Verona, è tomato ad insegnare nella suddetta sede dell'Università Cattolica ed è diventato Direttore scientifico della Biblioteca di storia della scienza "C.Viganò" e del Museo scientifico "Mons. A.Zammarchi". • Don Pierluigi Pizzamiglio, Ecclesiastici Cattolici Scienziati, Milano, EDUCatt, 2015, pp. 228, Euro 11 |