.

Flavio Fioretti sarà il secondo coach della Vanoli

La

Vanoli Basket Cremona comunica di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2019 con Flavio Fioretti che ricoprirà il ruolo di assistente allenatore della prima squadra e quello di supervisore del progetto Cremona Basketball Academy.

Nato a Cantù il 29 aprile 1977, Fioretti inizia ad allenare presto nel settore giovanile della Pallacanestro Cantù, con cui conquista da assistente il titolo italiano Cadetti nella stagione 1996/1997. Dalla stagione 1999/2000, a soli 22 anni, entra nello staff della prima squadra come assistente di Franco Ciani: vi resterà per dodici stagioni di Serie A, lavorando con Sacripanti, Dalmonte e Trinchieri, maturando anche esperienze europee (l'ULEB Cup nel 2004/2005, l'EuroCup nel 2005/2006 e nel 2010/2011) e vincendo la Supercoppa Italiana nel 2003.

Dalla stagione 2011/2012 passa alla Pallacanestro Reggiana come assistente di Max Menetti: conquista subito la promozione in Serie A, e in quattro anni di grandi soddisfazioni a Reggio Emilia vince l'EuroChallenge nel 2014 e arriva in finale scudetto nella stagione 2014/2015.

Tra le esperienze estere, ha allenato anche negli Stati Uniti al camp organizzato da Roosvelt Bouie a Syracuse nel 2007 e al Roosvelt Bouie Pro Basketball Exposure Camp nel 2010 a Winston-Salem, North Carolina. Quest'estate prenderà parte ad un camp organizzato dalla Universal Basket 2010 di Modena alla Rowan University di Glassboro, nel New Jersey.

Andrea Conti: “Flavio sarà per noi un valore aggiunto dal punto di vista tecnico: è un ragazzo giovane ma di comprovata esperienza, che ha già lavorato come assistente ad alto livello e con allenatori importanti. Sono certo che aumenterà la competenza all'interno della società, anche attraverso la funzione di supervisore del progetto Cremona Basketball Academy”.

Flavio Fioretti: “Per me inizia una nuova avventura in una splendida ed affermata realtà come Cremona. Ringrazio il presidente Aldo Vanoli e il Gm Andrea Conti per l'opportunità, sin dal primo momento ho incontrato una struttura organizzata per affrontare un nuovo percorso di crescita, avvalorata dall'arrivo di Meo Sacchetti e dall'ambizioso progetto Cremona Basketball Academy, che mi stimola per la possibilità di confronto tecnico e umano con tanti allenatori e la prospettiva di poter provare a costruire giocatori in casa”.

Home

Resources & Links



>

Scriveteci le vostre opinioni di sport
Email me!





La pagina è aggiornata alle ore 14:15:11
di Gio, 22 giu 2017




Iniziata con il botto la campagna acquisti della Vanoli

Meo Sacchetti: primo contatto con la realtà cremonese


Vanoli e Sacchetti a colloquio sotto i portici di Palazzo Comunale

“Quando uno in un posto sta bene, c'è la base per lavorare ancora meglio”. Tra Meo Sacchetti e Cremona il feeling è scattato in un attimo. A confermarlo, lo stesso coach, il presidente Aldo Vanoli, il vicepresidente Davide Borsatti e il general manager Andrea Conti nella conferenza stampa di presentazione, tenutasi all'ora di pranzo a Spazio Comune tra giornalisti e diversi tifosi, dell'allenatore che solo due anni fa centrava uno storico “triplete”, vincendo scudetto, Supercoppa e Coppa Italia con Sassari.

CREMONA E LA VANOLI
“La fortuna dà, la fortuna toglie. Cremona è retrocessa, ma lo stesso ha fatto la Virtus Bologna solo l'anno scorso, ed in passato anche squadre più titolate come Pesaro o Varese. Questo è lo sport, bisogna esserne dispiaciuti ma non fare drammi. E nei primi contatti con la dirigenza Vanoli ho subito sentito che lo spirito è quello giusto, dell'entusiasmo di una piazza di cui non ho sentito parlare male da nessuno".

A2 O SERIE A
“La pallacanestro è pallacanestro, logico ci siano diversi livelli, ma io sono orgoglioso del percorso che ho fatto da giocatore e poi da coach, allenando anche in C2, C1 e Serie B. Oggi siamo mentalizzati sulla Serie A2, poi vedremo cosa succede a metà luglio, ma ora non possiamo pensare diversamente”.

LA SQUADRA
“Ci sono tre giocatori (Mian, Gaspardo e Wojciechowski) della passata stagione con cui abbiamo parlato, facendogli capire che ci piacerebbe rimanessero con noi. Ora la palla passa a loro. Ritengo che il playmaker sia il ruolo più importante della squadra, mi piacciono i giocatori di talento, magari anche un po' matti o fumantini, ma onesti e puri. Con Andrea lavoreremo per allestire una squadra di buoni giocatori ma soprattutto di ottime persone”.

FILOSOFIA DI GIOCO
“Non mi piace, lo sapete tutti, una pallacanestro lenta, ma un basket fatto di corsa e atletismo. Ovvio che giocando tanti possessi ci possano essere scelte rivedibili, ma se la palla è in mano ad un buon tiratore, anche in sottonumero, voglio che si prenda quel tiro. Ma nella pallacanestro di oggi non c'è un solo modo di giocare, basti pensare che c'è Avellino che gioca con un pivot di 215 cm per 130 kg come Fesenko, e poi c'è Trento che gioca con Hogue che è 1 metro e 95”.

Sacchetti, Vanoli e Conti in Piazza del Comune

Grande entusiamo anche nella parole della dirigenza biancoblu, a partire dal presidente Aldo Vanoli. “L'aver accolto Meo nella nostra famiglia penso sia l'indicazione più forte di come vogliamo ripartire dopo l'ultima stagione, per di più con un progetto triennale. Con lui c'è stata intesa sin da subito, sono contento che abbia accettato”. Sulla stessa lunghezza d'onda il vicepresidente Davide Borsatti. “Meo non ha bisogno di presentazioni, conoscevamo già i suoi valori umani e sono bastati pochi minuti per trovare la sintonia. Vogliamo lasciarci alle spalla una stagione disgraziata, senza azzerrare il passato ma ripartendo con l'obiettivo di tornare il prima possibile nell'elite del basket”. Soddisfatto anche il general manager Andrea Conti, tra un aneddotto e un appello alla piazza. “La prima volta che incontrai Meo fu a Varese, quando da ragazzino venni chiamato a fare un allenamento con la prima squadra. Per me è un onore poter lavorare con lui oggi, e l'entusiasmo che abbiamo noi e che hanno i tifosi dovrà essere trasmesso alla squadra a inizio stagione”.