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(a.l.) - Ho visitato il quartiere di Valverde, che include Palazzo Fodri, prima che Umberto Lonardi lasci il suo incarico. Con un ulteriore, ultima vittoria al suo attivo. Un notaio gli ha appena comunicato che una generosa cremonese ha lasciato alla Fondazione, proprio alla Fondazione da lui diretta, un prestigioso appartamento.
Ho visitato il quartiere e debbo dire, però, che il presidente legittimo e meritorio ( dunque licenziato dai partiti) ha effettivamente sbagliato. Per prudenza, ma ha sbagliato quando ha parlato di un rendimento del 3 per cento. Può dare un vero capitale.
Il Quartiere acquistato dalla Fondazione Città di Cremona è un meraviglioso complesso immobiliare in condizioni pressoché perfette. Ecco l'antica esattoria del Comune su via Geromini, i vani di ogni dimensione ai piani superiori già occupati alla banca, i grandi corridoi che danno su un intrico di uffici perfettamente divisibili. I pavimenti, gli infissi, i servizi, gli ascensori, i collegamenti, tutti pronti ad essere ricollegati, in perfetta efficienza. I parché, la gran parte soltanto con la richiesta di una lucidatura, neppure di una laminatura. C'è persino la monumentale e poderosa cassaforte della Banca con la enorme porta a combinazione spalancata, pronta ad essere riempita dalla Carità dei Cremonesi.
Tutto pronto per qualsiasi impiego di alto livello. E ciascun ufficio con la propria indipendenza. Il quartiere infatti ha ben sei ingressi, due su via Gerolamo da Cremona, uno in vicolo Valverde, uno in Vicolo Fodri, due in corso Matteotti, il primo ammette al cortile monumentale con i suoi cotti e le logge, l'altro si affianca al prestigioso ingresso della Banca Intesa ed offre quindi un richiamo diretto alle proprietà ed alla funzioni di coloro che andranno ad occupare i piani superiori.
Poi il passo carraio su vicolo Fodri e le grandi cantine (dove si pensa di collocare una serie di parcheggi) e la successione delle spettacolari soffitte che ripercorrono l'intero complesso, un percorso infinito, anche loro in condizioni perfette, come i tetti. Utilizzabili, dunque, caso mai. Poi l'ex circolo Fodri, la grandi sale storiche, i due cortili interni, l'uno coi cotti del Fondulo e del Da Rho, l'altro a giardino. Tutto pressoché intatto.
Sembra la fiaba delle meraviglie, un sogno. Capisco. Però è proprio così, ne più ne meno, senza esagerazioni.
Questo è il quartiere di Valverde acquistato per la Carità di Cremona. Credo che gli speculatori privati che non hanno perfezionato l'affare abbiano più che una ragione di mangiarsi le dita. Qui la Fondazione ed i suoi sette consiglieri hanno vinto per la città il Superenalotto. Soltanto la mediocrità e la sudditanza della politica giustificano la incredibile decisione di mandarli a casa, il che spiega più di mille convegni perché Cremona non decolla.
Lo diciamo chiaro e netto: adesso solo le cretinaggini o gli egoismi dei poltronisti inefficienti ma ben collocati nei partiti (come dimostrano in altre istituzioni) potrebbero mancare un reddito poderoso. Auguriamoci che i nuovi consiglieri siano saggi almeno come quelli spediti a casa.
Anche i cremonesi avranno presto motivo di rendersi conto di quale tesoro hanno riconquistato. Perri ha chiesto palazzo Fodri per alcune manifestazioni della Festa del Torrone.
Ecco alcune foto di Antonio Leoni © per documentarsi e capire, confutando lettere con i relativi commenti proditori di gente interessata a far fallire l'affare o a rimetterlo sul mercato.