Continua inesorabile la cementificazione del territorioUn'area commerciale e logistica di 300mila metri quadri targata Guerino Vanoli alle spalle dell'autostrada A21 !Il progetto approvato dal comunale- Modifica al PRG per ridurre da 60 a 30 metri la distanza di rispetto dell'autostrada - Il Comune acquisterà dalla Provincia il tratto di via Mantova per risolvere in tempi brevi il problema della rotonda già oggi insufficiente, ripetendo la criticata soluzione di Zaffanella per la tangenziale
Nonostante tutte le promesse di sobrietà , arriverà presto in consiglio comunale per l'approvazione un'altra enorme colata di cemento per la trasformazione in area produttiva e logistica dell'area verde di ben 300 mila metri quadri alle spalle dell'A21 (venendo da Cremona) nei pressi dell'ormai famoso Juliette 96 Club. L'area nasce su iniziativa della Guerino Vanoli srl. Il consiglio comunale ha ammesso una importante variante del PRG: è previsto infatti il dimezzamento, da 60 a 30 metri dello spazio di rispetto dell'autostrada A21. Ma non finisce qui: pare che in parallelo e per garantire efficienza in tempi brevi, la Provincia venderà al Comune di Cremona il tratto di via Mantova adiacente, caratterizzato dalla rotonda, non da oggi del tutto inadeguata. Si veda la rodonda in basso nella foto a destra. Questa operazione ripete una decisione della Giunta Zaffanella che acquisì dalla Stato il tratto della attuale tangenziale per accelerare la sua realizzazione. Di conseguenza il Comune si è assunto tutte le spese di realizzazione e di manutenzione della tangenziale che gravano, e non poco, sul bilancio dell'ente. Ben diverso il comportamento di Mantova che ( in tempi lunghi, peraltro) è riuscito a farsi costruire la tangenziale con i soldi dello Stato. Sulla decisione della Giunta Zaffanella, la polemica fu furiosa e non si è ancora oggi del tutto scemata, anche se evidente che non c'è più nulla da fare. Da notare che un altra cementificazione è già prevista in via Flaminia, in un'area verde per molti anni giudicata di rispetto assoluto. Sarà costruito un nuovo quartiere ( nonostante la popolazione cremonese non cresca ei molti appartamenti vuoti in città) . Circola poi notizia che nel centro di San Felice verrebbe realizzato un notevole complesso residenziale, forse nell'area della Cascina Corte. Insomma il cemento è di moda ed i mattoni si ammucchiano (come accade nell'area della Casa dell'Ortolano, tra via Mantova e e via Cappuccini). E' questa la Cremona "accogliente" che noi vogliamo? Cremona: il drammatico uso di suolo in città e provincia1954-2009 , da 70.424 residenti a 72.248 ma la cementificazione è salita da 907 ettari a 2344 ettari! Il trend si mantiene al ritmo dell'1% circa annuoL'INU, l'istituto Nazionale di Urbanistica e Legambiente hanno messo in linea i dati sull'uso consumo del suolo nei comuni lombardi. Grazie ai database cartografici di Regione Lombardia (DUSAF) sono state le informazioni contenute nel geoportale regionale in una semplice tabella che riporta, comune per comune, i dati di uso del suolo alle soglie storiche del 1954, del 1999, del 2007 e del 2009 (questi ultimi per le sole province di Milano, Monza, Sondrio e Brescia) . Ad ogni comune il suo uso di suolo: si consulti il sito del Centro per la Ricerca sui Consumi di Suolo, www.consumosuolo.org. Sono dati pesantissimi che confermano il primo posto della Lombardia in Italia. Il territorio è diviso in classe 1, aree antropizzate, classe 2 aree agricole, classe 3 Territori Boscati e ambienti seminatura, classe 4 aree umide, 5 corpi idrici. I dati sono espressi in ettari. • IL TOTALE DELLA PROVINCIA VEDE PER LE CINQUE CLASSI RISPETTIVAMENTE un salto di uso del suolo di 6894 nel 1954 a 19.369 nel 2009 per la classe 1; da 161.428 a un uso di 150.447 per la classe 2, da 6070 a 4381 per la classe 3, da 22,23 a 216 per la classe 4, da 2478 a 2680 per la classe 5.
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Il caso Collezione Carutti Un politico cremonese che infiammò il dibattito nazionale, un esempio attualissimo per la autonomia di pensiero e capacità di scelta, condannato dai dogmatici, in primis gli stalinistiGiulio Seniga: il coraggio dell'eresia e del riformismoQuando si discuteva con la pistola sul tavolo (anche alla Federazione di Cremona) sfidò il gruppo dirigente del PC - Al tempo del sequestro Moro, si offrì alle BR in cambioLa Tamoil dismette la raffineria di Cremona. La sicurezza a norma di legge non è più garantita. Ma i problemi di inquinamento restano, il PM accusa cinque libici della Tamoil, il CdA, condanne possibili fino a 15 anni . La Tamoil annuncia la riconversione delle aree esterne (Bissolati e Cral Tamoil).Per l'accordo sulla dismissione dell'area, e sul procedimento di bonfica dell'area industriale, leggere il documento ufficiale integrale in PDF, cliccando qui.Va alla Camera con una interrogazione radicale la mancanza del servizio di guardie giurate contro le intrusioni nel deposito (ex raffineria) Tamoil
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