Cremona e le sue evidenze storiche


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Presentato il Rapporto sul turismo in provincia di Cremona per il 2015

Luci e ombre, numeri recupero e si torna ai livelli del 2011, va contrastata la flessione nei giorni di permanenza

Grande aumento delle presenze cinesi (di passaggio, peraltro, nelle strutture del casalasco)

foto Antonio Leoni ©

Segnali positivi dal report sul turismo 2015 elaborato dall’ufficio Statistica della Provincia di Cremona e presentato al tavolo della Governance in Camera di Commercio.

Certamente, come sapete, la riforma della PA ha mutato le deleghe in capo alla Provincia, ma molte funzioni, oltre a quello fondamentali previste dalla Delrio, sono ancora rimaste in seno all’Ente – ha precisato il presidente della Provincia Carlo Vezzini - Ho voluto, nonostante tale evoluzione, presentare a tutti voi questo lavoro, per condividerlo e fornirvi ulteriori elementi di riflessione per il vostro lavoro. Si tratta di un’analisi che, ogni anno dal 2011, la Provincia compie per fornire agli addetti ai lavori un ulteriore tassello per comporre la variegata pagina che va sotto il nome di turismo , flussi e ricettività a livello locale. Il buon lavoro svolto da Camera di Commercio con gli Enti locali e le Associazioni di categoria tramite l’ATS ha dato buoni frutti e prosegue con il progetto ERG”.

Più luci che ombre: tra  i dati salienti, balzo in avanti dei Bed & Breakfast , che sono passati da 29 nel 2011 a 54 nel 2015; tra i dati positivi anche gli arrivi e le presenze nelle strutture ricettive provinciali, dopo aver subito un calo dal 2011 al 2014, hanno mostrato una discreta crescita nel 2015. Nel confronto con il 2014 le strutture ricettive hanno registrato 33.647 clienti in più rispetto al 2014. Aumentati i turisti stranieri così come gli arrivi nel Cremonese, Cremasco e Casalasco. In lieve calo, però, i giorni di permanenza, passati mediamente da 2 a 1,8. In questo quadro occorre dare maggiore attenzione, sottolinea il nostro giornale, alle iniziative che consolidino l'interesse dei turisti a fermarsi per più giorni, parliamo delle grandi ciclabili (il progeto VenTO deve decisamente passare alla attuazione) o dei percorsi cittadini: la disattenzione, ad esempio, che si sta registrando verso iniziative che incitino alla permanenza (come il percorso manzoniano a Cremona, il percorso delle botteghe liutarie e... altre) è una grave miopia strategica.

Vi è un quadro positivo su tutto il territorio – ha commentato l’assessore Barbara ManfrediniOra è necessario lavorare per consolidare tale trend, sviluppando ulteriormente anche il segmento del turismo scolastico”. Di ugual parere anche l’assessore Matteo Piloni: “Crema ha tutto un segno più, frutto del lavoro che da tre anni stiamo sviluppando e che va rafforzato. La maggior affluenza in alcuni mesi, come i dati lo hanno rilevato, è da imputarsi anche alle tante iniziative messe in campo”.

Rispetto all’anno 2014 si sono avute importanti variazioni nelle nazionalità dei turisti stranieri: sono aumentati di molto i clienti di nazionalità cinese (+ 11.475), come conseguenza dei pernottamenti in strutture ricettive del casalasco di gruppi di turisti cinesi in viaggio per l’Europa e l’Italia, così come sono aumentati i francesi (+ 826), i tedeschi (+ 755), gli inglesi (+ 745) e gli austriaci (+ 733), nazionalità da sempre presenti sul territorio cremonese. Il Casalasco traina la voce “arrivi” ed il turismo “musicale” rappresenta una voce sempre più in grado di attrarre turisti.

Nel 2015 gli arrivi nell’area casalasca sono stati 28.894, il 15% del totale provinciale: distinguendo i clienti per provenienza, il 36% erano italiani (10.439) ed il 64% stranieri (18.455); infatti dal 2014 al 2015 gli arrivi sono aumentati del 126% (+16.116 unità) passando da 12.778 a 28.894.

Nota importante è che nell’anno 2015 il giorno della settimana in cui sono arrivati più turisti è stato il sabato, col 18% dei turisti, seguito dal lunedì (16%) e dal venerdì (15%).Questo significa che è turismo leisure e non business; inoltre, suddividendo ulteriormente gli arrivi dei turisti per giorno della settimana e per nazionalità, si rileva che i turisti italiani arrivano soprattutto di sabato (il 20% degli arrivi è registrato di sabato), o di venerdì (16%), mentre i turisti stranieri arrivano soprattutto di lunedì (17% degli arrivi) o di mercoledì (16%). Dati significativi anche di presenza nei Musei: analizzando gli ingressi ai musei, si nota un andamento ricorrente che ricalca la stagionalità dei flussi turistici registrati nelle strutture ricettive provinciali e negli utenti registrati dagli uffici IAT: forte la presenza nei mesi primaverili, che diventa più debole nei mesi estivi, fino a riprendersi nei mesi autunnali. Dato rilevante è anche l’aumento di visitatori nell’anno 2015, sia rispetto al 2013 che al 2014. Nell’anno 2015 gli ingressi ai 20 musei considerati sono stati 170.130. In particolare, gli ingressi ai musei del Sistema museale provinciale sono stati 84.889, al Museo del Violino 60.493 e alla Rocca di Soncino 24.748. Tra tutti i musei considerati, quelli della città di Cremona hanno attirato il 73% dei visitatori stranieri. Nel dettaglio, il 55% dei turisti stranieri ha visitato il Museo Civico Ala Ponzone di Cremona; il 12% il Museo civico di storia naturale di Cremona, il 12% il Museo civico di Crema e l’8% il museo della Rocca di Soncino.

Consistenza delle strutture ricettive provinciali

Nel mese di dicembre 2015 le strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere della provincia di Cremona erano 173 (13 in più rispetto allo scorso anno), con 3.763 posti letto e 1.901 camere. el dettaglio, le strutture alberghiere erano 43 (1 residenza turistico alberghiera in più rispetto allo scorso anno), con 2.279 posti letto e 1.228 camere.

Le strutture extra-alberghiere 130 (12 in più rispetto allo scorso anno), con 1.484 posti letto e 673 camere. I posti letto erano in media 22 per struttura e precisamente: 53 posti letto in media nelle strutture alberghiere e 11 posti letto in media, nelle strutture non alberghiere.

Strutture alberghiere

Nel dicembre 2015 le 43 strutture alberghiere provinciali risultavano concentrate soprattutto nel segmento dei 3 stelle (21 strutture, il 48% del totale) e dei 4 stelle (14 alberghi, il 33% del totale),mentre gli alberghi a 2 stelle e ad 1 stella, con 3 strutture ognuno e le 2 residenze turistico alberghiere, rappresentavano insieme il 19% del totale.

Come detto, le strutture alberghiere disponevano del 61% dei posti letto a livello provinciale (2.279). Di questi, il 56% si trovava negli alberghi a 4 stelle (1.265), il 38% negli alberghi a 3 stelle (476), il 3% nelle residenze turistico alberghiere, il 2% negli alberghi a 2 stelle ed il 2% in quelli ad 1 stella.

Strutture extra-alberghiere

Nel dicembre 2015 l’offerta extra-alberghiera rappresentava il 75% dell’offerta complessiva provinciale con 130 strutture, di cui: 54 Bed & Breakfast, 41 agriturismi, 29 alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, 3 ostelli per la gioventù, 2 case per ferie ed 1 campeggio.

Nonostante l’elevato numero di strutture extra-alberghiere, l’offerta di posti letto rappresentava solo il 39% del totale provinciale. Tra le strutture extra alberghiere la maggior parte dei posti letto si trovava presso gli agriturismi (600 posti letto).

Consistenza delle strutture ricettive dal 2011 al 2015

Negli ultimi cinque anni le strutture ricettive provinciali sono aumentate di 38 unità: è rimasto quasi invariato il numero degli alberghi a 3 e 4 stelle, sono diminuiti di due unità gli alberghi a 2 stelle, diuna unità gli alberghi a 1 stella e sono sorte due residenze turistico alberghiere. Tra le strutture extraalberghiere, sono aumentati soprattutto i Bed & Breakfast (+25), gli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale (+10) e gli agriturismi (+5). Dal 2011 sono nati anche gli ostelli per la gioventù, che sono attualmente tre.

Posti letto nelle strutture ricettive dal 2011 al 2015

Negli ultimi cinque anni i posti letto disponibili in provincia sono aumentati complessivamente di 19 unità, seguendo l’andamento delle strutture ricettive. Infatti a seguito dell’aumento dei B&B, degli agriturismi, degli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale e delle residenze turistico alberghiere, sono aumentati anche i posti letto nei B&B (+134), negli agriturismi (+50), negli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale (+27) e nelle residenze turistico alberghiere (+36). Negli anni sono aumentati anche i posti letto negli alberghi a 3 stelle (+93).

Flussi turistici nelle strutture ricettive provinciali dal 2011 al 2015

Gli arrivi e le presenze nelle strutture ricettive provinciali, dopo aver subito un calo dal 2011 al 2014 hanno mostrato una leggera crescita nel 2015, come mostrano i grafici seguenti.

La durata media dei soggiorni dei clienti nelle strutture ricettive provinciali negli ultimi cinque anni (pernottamenti/arrivi), è diminuita leggermente passando da 2 giorni nel 2011 e 2012, a 1,8 giorni nel 2013, 2014 e 2015. Nel 2015 i giorni di permanenza media sono stati 1,8 sia per gli italiani che per gli stranieri. Volendo confrontare i dati provinciali con quelli medi regionali e nazionali dell’ultimo anno disponibile, ci si deve riferire all’anno 2014. Nel 2014 a Cremona i giorni di permanenza media sono stati 1,8; in Lombardia 2,4 e in Italia 3,5.

I mesi in cui si registrano più arrivi e pernottamenti sono sempre quelli primaverili e autunnali. Ottobre è in assoluto il mese in cui nel 2015 si sono registrati più arrivi e pernottamenti (rispettivamente 22.477 e 38.566), dovuti in gran parte alla “Fiera internazionale del bovino da latte”.Segue settembre con 20.637 arrivi e 35.648 pernottamenti, mese in cui a Cremona si tengono gli eventi “Mondomusica”, “Cremona Pianoforte” e “Stradivari festival” e maggio, con 18.844 arrivi e 33.139 pernottamenti, in cui è programmato il “Festival Monteverdi”. Al contrario, i mesi in cui si registrano meno arrivi e pernottamenti sono quelli invernali (dicembre, gennaio e febbraio).

ARRIVI in provincia: confronto 2014 - 2015

Nel 2015 i clienti arrivati nelle strutture ricettive provinciali sono stati 195.682, il 67% dei quali erano cittadini italiani (130.952) ed il 33% stranieri (64.730). Nel confronto con il 2014 le strutture ricettive hanno registrato 33.647 clienti in più.

Rispetto al 2014, a fronte di un aumento complessivo degli arrivi del 21%, i clienti italiani sono aumentati del 12% (+ 13.688) e i clienti stranieri del 45% (+ 19.959). Questo aumento anomalo di clienti stranieri è dovuto soprattutto agli arrivi di turisti cinesi che, tramite viaggi organizzati, visitano l’Italia e l’Europa in pullman, soggiornando una o due notti in strutture del casalasco, generando un aumento di arrivi e di presenze che si ripercuote sul totale provinciale.

PERNOTTAMENTI in provincia: confronto 2014- 2015

I pernottamenti registrati nelle strutture ricettive alberghiere e complementari della provincia nell’anno 2015 sono stati 351.652, il 15% in più rispetto al 2014 (+ 46.354). Nel dettaglio, i pernottamenti dei cittadini italiani sono stati l’11% (+ 23.727) e quelli dei cittadini stranieri il 23% (+ 22.627).

A fronte di un aumento complessivo dei pernottamenti del 15%, i pernottamenti dei cittadini italiani sono aumentati dell’11% (+ 23.727) e quelli dei cittadini stranieri del 23% (+ 22.627). Anche in questo caso l’aumento dei clienti stranieri è dovuto soprattutto ai turisti cinesi che pernottano nelle strutture del casalasco.

Stato estero e regione italiana di provenienza

Nel 2015, circa due terzi dei clienti registrati nelle strutture ricettive provinciali erano italiani (67%) ed un terzo (33%) stranieri. I clienti stranieri provenivano per la maggior parte dalla Cina (26%) e, a seguire, dalla Germania e dalla Francia (10%).

Rispetto all’anno 2014 si sono avute importanti variazioni nelle nazionalità dei turisti stranieri: sono aumentati di molto i clienti di nazionalità cinese (+ 11.475), come conseguenza dei pernottamenti in strutture ricettive del casalasco di gruppi di turisti cinesi in viaggio per l’Europa e l’Italia, così come sono aumentati i francesi (+ 826), i tedeschi (+ 755), gli inglesi (+ 745) e gli austriaci (+ 733), nazionalità da sempre presenti sul territorio cremonese.

Nel 2015 quasi la metà dei clienti italiani arrivati in provincia di Cremona proveniva dalla Lombardia (45%) e a seguire dall’Emilia Romagna (10%), dal Veneto (8%) e dal Piemonte (7%), segno che il turismo a Cremona è soprattutto un turismo di prossimità. Rispetto all’anno 2014 le regioni di provenienza dei clienti italiani non sono variate. E’ aumentato però il numero complessivo degli arrivi (+13.447 unità) ed in particolare il numero di clienti provenienti dalla Lombardia (+ 4.751 unità), dal Lazio (+ 1.595), dall’Emilia Romagna (+ 1.272) e dalla Toscana (+ 1.097).

ARRIVI a Cremona: confronto 2014- 2015

Nel 2015 nelle strutture ricettive del capoluogo sono stati registrati 67.183 arrivi, il 34% del totale provinciale. Il 60% dei clienti era di nazionalità italiana (40.115) ed il 40% di nazionalità straniera (27.068). Rispetto al 2014 i clienti delle strutture ricettive sono aumentati del 16% (9.563 unità), passando da 57.920 a 67.183.

ARRIVI a Crema: confronto 2014 - 2015

Nel 2015 gli arrivi a Crema rappresentavano l’8% del totale provinciale. Tra i clienti, il 64% erano italiani (10.356) ed il 36% stranieri (5.792). Dal 2014 al 2015 gli arrivi sono aumentati del 23% (+ 3.061 unità) passando da 13.087 a 16.148.

ARRIVI a Casalmaggiore: confronto 2014 - 2015

Nel 2015 gli arrivi a Casalmaggiore rappresentavano il 13% del totale provinciale. Tra i clienti, il 30% erano italiani (7.714) ed il 70% stranieri (18.030). Dal 2014 al 2015 gli arrivi sono aumentati del 159% (+ 15.797 unità) passando da 9.947 a 25.744.

Presenze turistiche registrate degli uffici IAT

Gli uffici IAT (Uffici di Informazione e Accoglienza Turistica) in provincia di Cremona sono quattro, localizzati a Cremona, Crema, Casalmaggiore e Soncino. Negli ultimi tre anni, dalle rilevazioni effettuate presso i quattro uffici IAT sulle presenze registrate, si è evidenziato un calo di turisti. Nel 2013 le presenze sono state 71.242, nel 2014 61.331 (-14%) e nel 2015 50.707 (-17%). Si parla di presenze registrate e non di accessi agli uffici IAT, in quanto i dati non si riferiscono soltanto al numero di utenti entrati negli uffici per chiedere informazioni, bensì al numero complessivo di turisti che li accompagnano



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di Mar, 10 mag 2016